Fabrizio Micheli
Ha una storia lAntica Birreria Peroni. Intorno agli anni Venti, il pittore Albani iniziò ad affrescare le sale di quello che era in origine un deposito di birra e ghiaccio. I dipinti resistono ancora e, con il caldo color senape delle pareti e i mobili di legno scuro, creano un ambiente primi Novecento. Invece delle atmosfere un po molli di quel tempo cè però una caciara da stadio. Meglio, quindi, avvicinarsi ai tavoli ben prima delle ore di punta, anche perché lenciclopedica lista necessita di tempo. Per una fame media può andare bene uno dei ricchi antipasti, come il «Peroni» con burro, alici sottaceti e affettati vari. O il fritto misto con gli ottimi filetti di baccalà. Cè poi anche la pasta. Il vero matrimonio con la birra si ottiene però con i würstel, offerti in tutte le principali varianti: dal classico «Cerveland» al «Kreiner» a grana grossa, passando per i teutonici Knacher, Bock (cotto al vapore) e Brait. Da accompagnare rigorosamente con patate, crauti o fagioli. Fra le altre carni, il carrè di maiale affumicato è sempre godibile, specie se guarnito con la senape forte o il rafano.
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