L’Eur si rifà il «look» Riaprono luna park e Colosseo quadrato

Termineranno nel 2009 i lavori di ristrutturazione, ammodernamento e messa in sicurezza delle due strutture

L’Eur si rifà il «look» Riaprono luna park e Colosseo quadrato

Due gioielli torneranno a brillare all’Eur. Il primo è il Palazzo della Civiltà Italiana, noto come il Colosseo Quadrato, che presto verrà trasformato in uno spazio di intrattenimento multimediale. Il secondo è il Luneur, l’unico luna park della capitale. Ad accomunare le due strutture capitoline, oltre alle finalità ludiche, anche la data di riapertura fissata nel 2009.
Due piani del Colosseo, infatti, potrebbero essere accessibili ai cittadini già a partire dall’estate prossima, mentre i lavori di maquillage per gli altri cinque, termineranno nel 2011. «Dal 1939 a oggi il Palazzo non è mai stato ristrutturato - spiega Mauro Miccio, amministratore delegato di Eur Spa - e i lavori di manutenzione in corso sono necessari per l’adeguamento agli attuali standard di sicurezza. Diventerà la più grande area di intrattenimento multimediale della città, con la partecipazione di Eur Spa, proprietaria dell’edificio, del Ministero dei Beni Culturali e di quello degli Esteri».
Nelle prossime settimane i cantieri della struttura verranno visitati anche dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e dal ministro delle Attività Produttive, Claudio Scajola. Lo scopo ultimo è quello di riuscire a esaudire il desiderio del Presidente del Consiglio, che spera di utilizzare il Colosseo Quadrato come sfondo per le celebrazioni dei 150 anni dell’unità d’Italia. Il ruolo di guida per nuove attività, in futuro, sarà svolto dalla Fondazione Valore Italia, presieduta da Massimo Arlechino, che ha come direttore generale l’assessore alla Cultura del Comune, Umberto Croppi.
Novità anche per il Luneur, chiuso nei mesi scorsi a causa dello stato di degrado in cui versava da anni e per la disattenzione del vecchio concessionario. «Riaprirà dopo lunghe vicissitudini - ha sottolineato Miccio -. Spariranno giostre obsolete, che sono lì dal 1960, per far spazio ad altre che rispettano gli standard di sicurezza.

Il nostro investimento è stato di 16 milioni di euro, uno dei quali è stato usato per riparare i danni causati dall’incuria e per mettere a posto gli alberi del parco, i bagni e anche l’impianto elettrico. Vogliamo farne un parco giochi con una formula a vocazione familiare».

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