L’innovazione secondo Nokia Il cellulare sceglierà la rete

Wi-fi e la voce su Internet renderanno meno costoso l’uso del telefonino

Maddalena Camera

Nostro inviato a Helsinki

Otto cellulari al secondo. È il ritmo incessante delle vendite di Nokia, il gigante della telefonia mobile che da un angolo remoto e ghiacciato di mondo, la Finlandia, ha conquistato in 15 anni il mercato dei telefonini. Ma non si è trattato di miracolo e neppure di un colpo di fortuna. La storia di Nokia è legata sopratutto a quella di Jorma Ollila, il cinquantaquattrenne amministratore delegato che, dopo 14 anni, lascerà le redini dell’azienda nel giugno prossimo a Olli-Pekka Kallasvuo, già direttore finanziario che oggi guida la divisione dei telefoni cellulari. In realtà il passaggio di consegne doveva avvenire a gennaio ma prendere il comando di una società forgiata a immagine e somiglianza del suo amministratore delegato non è facile. «Ollila e Kallasvuo stanno lavorando insieme da alcuni mesi - spiega nell’imponente centro ricerca Nokia, un palazzo a vetri di sei piani poco lontano dal centro di Helsinki, il direttore della comunicazione Anne Eckert -, il passaggio definitivo avverrà però soltanto a giugno». Aspettando il cambio del testimone la corsa non si ferma. Soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo di nuovi prodotti. Del resto è stata proprio l’innovazione a permettere a Nokia, che nella sua lunga storia si è occupata anche di prodotti indubbiamente poco tecnologici come gli stivali di gomma e la carta igienica, di crescere concentrandosi sulla telefonia. «Oggi in Nokia lavorano 12mila ingegneri - ha spiegato Robert Iannucci, direttore della ricerca dal cognome italiano ma americano di nascita con esperienze in Compaq, Dell e Ibm -, abbiamo 9 centri in Europa, Asia e Usa». Ed è proprio qui che nascono i cellulari del futuro che, secondo Nokia, non saranno soltanto multifunzioni ma anche capaci di riconoscere il collegamento «meno costoso».
«Presto tutti cellulari avranno incorporato anche il sistema wi-fi - ha spiegato Jarkko Sairanen vice presidente dell’area strategica - che permetterà di collegare il telefonino anche tramite la rete fissa. In questo modo l’utente potrà risparmiare sui costi di comunicazione. Stiamo lavorando anche sul Voip, ossia la possibilità di telefonare tramite Internet, e già il prossimo anno lanceremo una console mobile che avrà integrata questa funzione». In realtà la difficoltà in questo caso non è soltanto tecnologica. «Non c’è dubbio che bisognerà lavorare molto - ha aggiunto Sairanen - anche con le società di telecomunicazioni per fargli eleborare nuovi modelli di business». Un’operazione indubbiamente non semplice dato che, per il momento, la sola prospettiva dell’effetto Voip sui bilanci ha fatto tremare giganti come Vodafone e Deutsche Telekom.
«Non si può fermare l’innovazione - spiega ancora Sairanen -. Per gli operatori le possibilità sul fronte dei servizi si moltiplicheranno dato che il telefonino potrà persino rimpiazzare la carta di credito».
Forti di questa convinzione nel palazzone tutto vetro di Helsinki, che ha al centro un auditorium intitolato a Leonardo da Vinci, si continua a lavorare.

«L’anno prossimo lanceremo un cellulare con fotocamera da 5 megapixel - ha aggiunto Sairanen - ma non dimentichiamo i mercati emergenti come l’India e la Cina dove siamo leader con cellulari a basso prezzo».
E non sempre l’innovazione richiede grande tecnologia. In India, ad esempio, il modello più venduto è l’1110, telefonino con mini torcia incorporata.

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