Si comincia con Luigi Capuana e si termina con Alberto Moravia: fiabe (e favole) italiane del Novecento, poco o pochissimo note, uscite dalla penna di alcuni fra i nostri più grandi scrittori (da Pirandello a DAnnunzio, da Svevo a Panzini, fino a Slataper e addirittura Carlo Michelstaedter) dediti solo occasionalmente a questo genere letterario, quasi tentassero unincursione nel meraviglioso fiabesco per trovare una via duscita dagli angusti limiti del «reale»: la raccolta di Fiabe con la F maiuscola (ed. Armando, pagg. 176, euro 15) curata da Riccardo Reim, ripercorre attraverso i racconti di 18 scrittori un secolo di fiabe dautore che giocano con la finzione per parlare della realtà. Di tuttaltro genere, invece (in assoluta controtendenza, visto lo spirito di questo periodo dellanno), è la raccolta Racconti erotici di Natale (Passigli, pagg. 210, euro 16,50) ideata dalleditore madrileno Tusquets che ha commissionato a un gruppo di giovani scrittori spagnoli e latino-americani (da Mercedes Abad a Javier Cercas, da Mayra Montero a Manuel Talens) un racconto a tema in ognuno dei quali si prospetta una piccante situazione erotica vissuta in occasione della festa più sacra dellanno... Infine, un titolo curioso e polemico: è il nuovo libro-inchiesta dello scrittore (barese, ma romano dadozione) Nicola Lagioia, Babbo Natale. Dove si racconta come la Coca-Cola ha plasmato il nostro immaginario (Fazi, pagg. 150, euro 13) che - a partire dal 1931, quando per aggirare una legge che proibiva lutilizzo di immagini pubblicitarie in cui bambini bevevano la Coca-Cola a causa del suo contenuto di caffeina, la nota multinazionale americana decise di utilizzare Santa Claus come testimonial - ricostruisce lintricato percorso attraverso il quale una nuova icona-pop (il celebre Babbo Natale così come lo conosciamo, vestito rosso a bande bianche, fisico corpulento, aspetto gioviale e rassicurante) fu immessa nei circuiti della comunicazione distruggendo tutte le sue precedenti incarnazioni.
Il libro, raccontando in parallelo la storia di Santa Claus e della Coca-Cola, utilizza il breaking-point del loro incontro per spiegare come il sistema delle multinazionali sia capace di colonizzare il nostro immaginario. Tra spreco e profitto, utopia e mercato, infanzia e perversione...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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