Le imposte che gravano di più sulle tasche degli italiani sono due e rappresentano più della metà del gettito (il 53,1%): Irpef e Iva. La prima (Imposta sul reddito delle persone fisiche) garantisce alle casse dello Stato un gettito che supera i 161 miliardi di euro (il 33,2%) mentre la seconda sfiora i 97 miliardi di euro (19,9% del gettito)".
Per le aziende le imposte che pesano di più sono l'Ires (Imposta sul reddito delle società), che nel 2014 ha consentito all'erario di incassare 31 miliardi di euro e l'Irap (Imposta regionale sulle attività produttive) che ha assicurato 30,4 miliardi di gettito (di cui 20,9 miliardi in capo alle imprese e la rimanente parte alle Pubbliche Amministrazioni)
Secondo il coordinatore dell’Ufficio Studi Cgia, Paolo Zabeo nel 2015 ogni italiano pagherà mediamente 8 mila euro di imposte e tasse, importo che sale a quasi 12 mila euro considerando anche i contributi previdenziali. Ed infatti negli ultimi 20 anni le entrate tributarie pro-capite sono aumentate di 76 punti percentuali, molto di più rispetto all'inflazione che, invece, è salita del 47%. La pressione tributaria (imposte, tasse e tributi sul Pil) in Italia (30,1%) è la terza più elevata dell'Area Euro dopo Finlandia e Belgio, superiore di sette punti rispetto alla tedesca (22,9%).
Secondo la Cgia , ecco le maggiori curiosità in fatto di tasse 1. quella più elevata: L''Irpef; 2. quella che paghiamo tutti i giorni: l'Iva; 3. la più pagata dalle società: l’Ires; 4. la più odiata dalle imprese: L'Irap; 5. la più singolare: quella applicata dalle regioni sulle emissioni sonore degli aeromobili; 6. la più lunga (come dicitura): imposta sostitutiva imprenditori e lavoratori autonomi regime di vantaggio e regime forfetario agevolato; 7. la più corta (acronimi esclusi): bollo auto; 8. l'ultima grande imposta introdotta: La Tasi; 9. la più odiata dalle famiglie (fino al 2015): l'Imu/Tasi; 10. le più stravaganti: le imposte sugli spiriti (distillazione alcolici), quelle sui gas incondensabili e sulle riserve matematiche di assicurazione (tasse su accantonamenti obbligatori delle assicurazioni).
La tassa annuale sulla numerazione e bollatura di libri e registri contabili e, infine, tutte le
sovraimposte di confine applicate dalla dogana (sugli spiriti, sui fiammiferi, sui sacchetti di plastica non biodegradabili).A questo punto, incubi notturni a parte, non ci resta che fare buon viso a cattivo gioco e pagare.
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