LOpa su Fastweb scade venerdì, fra tre giorni. Al momento solo il 17% delle azioni è stato depositato, mentre la controllante Swisscom punta al 90%. Normale: ogni Opa si materializza davvero solo negli ultimi giorni, anzi, di solito proprio lultimo giorno. Ma Swisscom, il cui scopo è quello di cancellare la società dal listino di Borsa, spera di assistere a crescenti conferimenti di titoli. E allora, in queste ore, tenta di far capire ai soci, con discrezione, che ai piccoli ladesione conviene: così come sostengono, del resto, tutti i report delle banche daffari. Ma che cosa succederebbe nel caso in cui Swisscom non raggiungesse il 90%? La società telefonica svizzera ha già comunicato lintenzione di fondere Swisscom Italia (non quotata) con la stessa Fastweb, ottenendo comunque luscita da Piazza Affari. A quel punto gli azionisti che non avessero conferito i propri titoli allOpa potrebbero, o forse è meglio dire dovrebbero, avvalersi del diritto di recesso a un prezzo pari alla media aritmetica dei sei mesi precedenti lassemblea per la fusione. E alla fine, quindi, il prezzo che riuscirebbero a spuntare sarebbe inferiore ai 18 euro promessi per lOpa.
Se gli azionisti non esercitassero il recesso si ritroverebbero con azioni di una società non negoziata in alcun mercato regolamentato e, quindi, avrebbero serie difficoltà a liquidare linvestimento. Due prospettive che rendono diseconomico per i 50mila piccoli azionisti di Fastweb rifiutare lofferta svizzera.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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