L’Udc in difesa del leader: basta attacchi

da Roma

Mentre tra Udc e Forza Italia va in scena un vero e proprio scontro all’arma bianca, Marco Follini - con il benestare di Pier Ferdinando Casini - continua a seguire la linea della «terza via a destra». Non è un caso che il prossimo numero della rivista Formiche, vicina all’ex segretario dell’Udc e curata dal suo portavoce Paolo Messa, provi a tratteggiare una sorta di parallelismo tra David Cameron e Follini. È anche per questa ragione, infatti, che Messa ha deciso di pubblicare il documento del leader del Partito conservatore inglese, «Costruito per durare», che tanto ha fatto discutere nei giorni scorsi la stampa e il mondo politico anglosassone. «Cameron - spiega il curatore di Formiche - ha scelto di intraprendere una sorta di “terza via”, come fece prima Blair, archiviando il posizionamento storico dei conservatori e puntando sull’elettorato mediano, o “centrista”, come diremmo noi». «Siamo lieti - aggiunto Messa - che Giulio Tremonti abbia accettato la nostra proposta di scrivere la prefazione. È il segno che, pur conservando ciascuno le proprie opinioni, un dialogo nel centrodestra è possibile».
E mentre Follini incassa la solidarietà di molti suoi colleghi di partito, Casini compreso, dall’Udc arriva una sorta di altolà alle molti voci polemiche che arrivano da Gubbio, dove Forza Italia è in «conclave» da giovedì. Tanti, infatti, sono gli azzurri che criticano le posizioni di Casini, fino al punto di auspicare che Follini lasci la Casa delle libertà. La replica dei centristi non si fa ovviamente attendere. «Visto il livello d’insulti che vengono indirizzati a Casini e all’Udc dal seminario di Gubbio - dice ironico il vicepresidente del Senato Mario Baccini - suggeriremmo agli amici di Forza Italia di spostare il seminario da Gubbio al Billionaire... ». Perplesso pure Francesco D’Onofrio, che invita a mettere da parte le «aggressioni». «Mi auguro che il seminario politico di Forza Italia - dice il capogruppo al Senato dell’Udc - possa registrare analisi politiche e non solo aggressioni, soprattuto in riferimento alle proposte politiche di Pier Ferdinando Casini».

«Come dico da tempo - aggiunge - occorre passare dalla logica del cartello elettorale alla prospettiva dell’alleanza politica: questa è la questione di fondo posta da Casini, che si rivolge, e giustamente, ai moderati italiani alternativi alla sinistra e attenti all’interesse generale del Paese. Attendiamo con interesse le proposte, se vi saranno. Le aggressioni le lasciamo ai cortigiani».

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