L'Alta Moda sfida Parigi con 35 sfilate

E Gaultier annuncia l'addio alle passerelle

Nella Parigi funestata da scioperi e manifestazioni per i provvedimenti del Presidente Macron sulle pensioni, si sta per svolgere la settimana dell'alta moda francese ridotta ormai a quattro giorni scarsi.

I giochi cominciano ufficialmente lunedì mattina con Schiaparelli, prima delle 35 sfilate in calendario compresa la doppia di Chanel. Un solo nome nuovo o per lo meno poco sentito: Ronald van der Kemp, olandese, proprietario di una maison di demi couture che si chiama con le sue iniziali RVDK. Molto più interessante e nuovo per chi non ha una certa esperienza di moda il nome di Julie de Libran, bravissima designer con esperienze a cinque stelle per esempio da Ferrè, Vuitton e per una sola memorabile stagione chez Sonia Rykiel. La sua linea realizzata in collaborazione con Laura Gila che è una straordinaria donna-prodotto, si vende benissimo e ha un solo grande difetto: è perfetta su quel tipo di fiera magrezza che solo certe francesi (una per tutte Carine Roitfeld) possono sfoggiare per tutta la vita. Julie sfila mercoledì pomeriggio, dopo Maison Margiela e Franck Sorbier ma prima di Viktor & Rolf, Valentino, Guo Pei e, a tarda sera, Jean Paul Gaultier. Quest'ultimo festeggia 50 anni di moda nel Théàtre du Chatelet, il tempio della recitazione. Ma annuncia anche che questa sarà la sua ultima sfilata. «Rassicuratevi - dice però Gaultier - la maison continua con un nuovo progetto di cui sono l'istigatore e che vi racconterò quanto prima...».

Inutile cercare di saperne di più, l'ex enfant terrible della moda francese dice solo che sarà una sfilata come tutte le altre, ma certo sono 50 primavere che lui sfila. La sua prima volta fu nel 1970 sulla passerella di Pierre Cardin che, a sua volta, iniziò nel 1947 come tagliatore di Christian Dior. Per questo storico marchio disegnato per la prima volta in 70 anni da una donna e per di più italiana (vedi pezzo accanto sul metodo di lavoro di Maria Grazia Chiuri) viene offerto un dinner di gala lunedì sera. Non si hanno al momento altre notizie di eventi mondani, ma con le metropolitane presidiate e i taxi introvabili sarà dura per non dire durissima riuscire a muoversi per la città di giorno figuriamoci la sera. Rischia quindi parecchio Armani con la sfilata Privè delle 19 di martedì e non parliamo di Givenchy un'ora dopo. Quanto al giovedì che ufficialmente sarebbe una giornata dedicata all'alta gioielleria, compaiono per la prima volta dei marchi che sfilano.

Difficile che emerga qualcuno di nuovo in questo momento storico, ma certo la couture è un mondo a parte. Abbiamo assistito qualche anno fa alla nascita del brand Antonio Grimaldi che oggi è tra i nostri preferiti, una piccola preziosa realtà italiana che sta emergendo a Parigi.

DaFe

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