Montevideo - Sul filo da mesi. Con un Paese contro che soffia perché tu cada dall'altra parte. Invece acciuffi la salvezza con le unghie. Una, due volte. Il 2-1 di Palermo in Perù a tempo abbondamente scaduto. L'1-0 di Bolatti dall'altra parte del Rio de la Plata a 6' dalla fine. Segni divini che per te, Diego Armando Maradona, il destino ha ancora sorprese. Appena la qualificazione è sicura il Pibe impazzisce. Gioia con i suoi sull'erba, poi ai microfoni svalvola. Troppa tensione. "Potete anche continuare a succhiarmelo...." dice, chiedendo comunque scusa alle signore. Mi avete trattato come mondezza, senza alcun rispetto, non ho nessuna voglia di condividere questa gioia con voi" ha proseguito il ct davanti agli allibiti giornalisti. "Questa vittoria è dedicata alla gente, solo alla gente e ai miei giocatori".
La vittoria Con l'1-0 all’Uruguay e l’Argentina è in Sudafrica, dopo aver acciuffato il quarto biglietto diretto del Sudamerica per i Mondiali. La "Seleccion" di Maradona ha ancora una volta deluso sul piano del gioco. L’unica rete della partita è stata segnata da uno dei giocatori più sconosciuti tra le star argentine, Mario Bolatti, centrocampista difensivo dell’Huracan. Bolatti è entrato al 34’ del secondo tempo al posto di Gonzalo Hinguain e, cinque minuti più tardi, dopo un insidioso tiro di Juan Sebastian Veron, ha segnato la rete che traghetta l’Argentina fino al Sudafrica. Dopo la sconfitta di oggi in casa, l’Uruguay giocherà le due partite di spareggio (in programma a novembre) contro il Costarica per poter andare in Sudafrica.
Male Messi Nella Nazionale di Maradona ancora una volta ha deluso Leo Messi, mentre Veron si è imposto a centrocampo, dettando i ritmi della sua squadra. Nei primi 45’ l’Argentina ha avuto un avvio difficile dopo tre azioni da gol dell’Uruguay. Ma dopo i primi 20 minuti, la difesa argentina si è rafforzata mentre a centrocampo cresceva Veron. Bene anche Angel Di Maria sulla fascia sinistra e Higuain. Il primo tempo si è comunque chiuso con un tiro in porta pericoloso di Diego Forlan. La squadra allenata da Oscar Tabarez è ripartita bene anche nel secondo tempo. Ma dopo i primi 20 minuti l’Argentina è riuscita a bloccare i rivali a centrocampo, grazie a Martin Demichelis e a Gabriel Heinze, mentre Veron ha continuato a tenere le redini dei suoi.
Gli uruguaiani hanno finito la partita in dieci per l’espulsione di Caceres al 37’ del secondo tempo. Tabarez si aspettava di più, in particolare, dal giovane Luis Suarez, mentre Forlan ha giocato meglio, mettendo più volte in difficoltà con tiri da fuori area il portiere argentino Sergio Romero.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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