Milano - Hai 25-26 anni e vuoi lavorare subito guadagnando anche bene? Beh allora devi fare il pane... E' questo il quadro che emerge dalla classifica dei mestieri più ricercati "sfornata" dall'Ufficio studi di Confartigianato. I ragazzi però devono essere pronti a dire addio alle nottate in discoteca per alzarsi prestissimo per andare ad impastare farina e lievito. Ma a quanto pare nessuno è disposto a farlo. E c'è da crederci. Per come è cambiato il Paese negli ultimi anni, e i tanti ragazzi che intraprendono studi universitari. In pochi sono disposti a fare marcia indietro e cercare un lavoro "umile". "C’è scarsa reperibilità di manodopera perché i giovani non vogliono intraprendere questo mestiere per via dei sacrifici che richiede: non è faticoso in sé, ma è una lavoro che si fa di notte, bisogna alzarsi molto presto, mentre i giovani preferiscono andare a ballare e fare tardi per divertirsi", ha detto Mario Partigiani, presidente di Assopanificatori, l’associazione di categoria.
Ma sempre dai dati di Confartiginato sembra che ci siano in giro sempre più panettiere. "Crescono le donne che scelgono di lavorare nel settore della panificazione, sia nella manifattura sia nella vendita", aggiunge Partigiani. Ma non serve prepararsi e studiare solo per diventare avvocati o medici. Anche per fare il pane bisogna frequentare un Istituto professionale ed anche un corso di specializzazione che varia dalle 60 alle 600 ore. E più si studia più si diventa ricchi. Un panettiere specializzato arriva a guadagnare anche 3000 euro al mese.
Ma se non volete passare nottate insonni a lavorare dovete saper usare cacciaviti e pinze per diventare bravi installatori di infissi. E' un altro dei mestieri più ricercati, sempre secondo Confartigianato.
Nonostante dati, classifiche e numeri che chiedono ai ragazzi italiani di mettere da parte i propri sogni, è giusto credere in ciò che si vuol fare, magari imparando ad usare la farina per preparare le pizze fra amici. Impara l'arte e mettila da parte, recita l'antico adagio... perché non si sa mai.
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