Straordinari, cambia tutto: quanto saranno tassati (e quanto si guadagna)

Il governo ha optato per una detassazione delle ore prestate fuori dal normale orario lavorativo. La percentuale, secondo alcune indiscrezioni, aumenterebbe in base al reddito percepito

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Il governo ha scelto di incentivare le aziende nel dare gli straordinari ai propri dipendenti. Per questa ragione è stata introdotta una riduzione delle tasse per le ore prestate fuori dal normale orario di lavoro. Attualmente l’esecutivo in merito alla riforma fiscale riserva ancora delle novità, tra queste la riforma del fisco locale che fra le altre cose riconosce ai sindaci la possibilità di introdurre autonomamente forme di tregua fiscale anche quando non ce ne sono in campo per le tasse dello Stato.

La decisione del governo

Il comma che prevede la norma dedicata agli straordinari è stato modificato con “l’applicazione, in luogo delle aliquote per scaglioni di reddito di un'imposta sostitutiva Irpef e delle relative addizionali, in misura agevolata sui premi di produttività, sulle retribuzioni corrisposte a titolo di straordinario che eccedono una determinata soglia e per i redditi riconducibili alla tredicesima”. Questo significa che effettivamente si riscontrerà un cambiamento in positivo all'interno della busta paga, ma non abbiamo ancora le cifre specifiche per stimare a quanto ammonterà.

L’ipotesi

Attualmente gli straordinari rientrano in due categorie. In primis quelli che fanno riferimento all’Inps come cassa previdenziale ai quali bisogna sottrarre il 9,19% per i contributi. Secondariamente l’Irpef da calcolare in base allo scaglione di reddito. L’ipotesi sarebbe quindi quella di detassare gli straordinari. La percentuale, secondo alcune indiscrezioni, aumenterebbe in base al reddito percepito. Resterebbe comunque un limite da non superare in base a quanto stabilito nei contratti collettivi nazionali di lavoro o CCNL. La retribuzione dedicata alle ore di lavoro extra prevede l'applicazione di una maggiorazione. Le straordinarie devono essere compensate con gli incrementi stabiliti dai contratti che possono anche prevedere i riposi compensativi in aggiunta.

La delega

Verrà effettuato un terzo esame a Montecitorio in merito alla riforma governo e maggioranza affermano di voler terminare il tutto prima della pausa estiva, nonostante le tempistiche siano particolarmente ristrette.

Il viceministro all’Economia Maurizio Leo ha affermato: “C’è la volontà di applicare un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali, in misura agevolata sui premi di produttività, sulle retribuzioni corrisposte a titolo di straordinario che eccedono una determinata soglia e per i redditi riconducibili alla tredicesima mensilità”.

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