Leasenergy fiore all’occhiello del gruppo Intesa Sanpaolo

Dottor Bacis, che cosa vi ha spinto a dedicare un prodotto alla produzione di energia da fonti rinnovabili?
«L’idea di Leasenergy - spiega il direttore generale di Leasint, Edoardo Bacis - nasce nel 2007 nell’ambito della particolare attenzione dedicata dal gruppo Intesa Sanpaolo ai temi ambientali. Nel nostro Codice Etico è espressa molto chiaramente l’attenzione per l’ambiente e la consapevolezza dell’impatto, diretto e indiretto, che un grande gruppo finanziario può avere su di esso. Siamo convinti che le scelte socialmente e ambientalmente sostenibili sono anche le scelte economicamente vincenti e per questo ci siamo tutti impegnati a fondo. E proprio questo impegno ha portato il gruppo al riconoscimento dalla Commissione europea, che ha nominato Intesa Sanpaolo partner nella campagna «Sustenergy» per l’energia sostenibile, primo soggetto creditizio a livello europeo, e da Legambiente, che nel 2009 ci ha attribuito il premio per “L’innovazione amica dell’ambiente”. Ma per la nascita di Leasenergy siamo stati fortemente aiutati anche dai nostri clienti: il rapporto che abbiamo con loro è veramente molto stretto e, proprio ascoltando le loro esigenze e affrontando insieme la ricerca delle soluzioni in un settore completamente da esplorare, abbiamo maturato le prime significative esperienze».
Ma perché definire un prodotto ad hoc?
«Gli obiettivi europei cosiddetti “20/20/20” hanno avuto come conseguenza la necessità di grandi investimenti nel settore da parte del nostro Paese, attraverso i suoi esponenti più dinamici. L’opportunità di dare un contributo ci è apparsa subito chiara e per questo abbiamo deciso di dedicare attenzione e risorse specifiche al settore, dando vita a un prodotto definito sulle peculiarità di questi investimenti. Il leasing è, per sua natura, strettamente legato all’oggetto finanziato e la costituzione di parchi eolici o di impianti fotovoltaici sono opere così particolari, legate all’erogazione di incentivi dedicati, da richiedere un’adeguata modulazione del finanziamento. Il settore delle energie rinnovabili richiede investimenti anche ingenti, con ritorni di medio termine, per i quali l’elemento finanziario è cruciale, e che non sono gestibili con un approccio ordinario, indifferenziato rispetto agli altri beni locati. Leasenergy è, prima di tutto, una metodologia specifica per la valutazione dei progetti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Questo ha richiesto, naturalmente, un importante investimento nella formazione del nostro personale specializzato, ma adesso l’esperienza maturata ci dà un vantaggio competitivo non indifferente».
In che cosa si concretizza questo vantaggio per i vostri clienti?
«I nostri sono servizi caratterizzati da una forte connotazione di consulenza. É molto importante per i clienti trovare chi ne capisca il linguaggio, ne condivida le scelte e sappia già come è opportuno strutturare il finanziamento. Leasint conosce bene il mercato, le sue logiche, i suoi meccanismi, anche le tecnologie e siamo in grado di valutare tutto con grande attenzione. Per noi è fondamentale verificare che si stia finanziando progetti di per sé validi, motivo per cui entriamo nel merito delle scelte effettuate: sappiamo bene che alcuni pannelli sono più affidabili di altri, che il finanziamento va distribuito su un numero adeguato di anni, che ci sono tecnologie che hanno alle spalle 40 anni di esperienza e altre con pochi anni di vita. Tutta questa esperienza è a disposizione della nostra clientela».
Come è stato accolto Leasenergy dal mercato?
«Molto bene. Abbiamo in portafoglio oltre 250 contratti per una potenza complessiva di 600 MW. Circa 150 sono impianti fotovoltaici, numerosi di dimensioni contenute. Gli impianti a biomasse sono una quarantina, ma vi corrisponde metà della potenza complessiva. Poco più numerosi gli impianti idroelettrici. I parchi eolici sono 8, con una potenza di 160 MW. A tutti questi si aggiungono impianti a gas di avanzata tecnologia, spesso di cogenerazione o di trigenerazione, che utilizzano una fonte non rinnovabile, ma ugualmente definibile “pulita”: 22 impianti con oltre 300 MW di potenza».
E per il prossimo futuro?
«Il comparto dell’energia non sembra aver risentito della crisi in atto e le richieste che riceviamo confermano un trend ancora positivo. Notiamo, in particolare, un incremento dei progetti di dimensioni importanti o di iniziative riprodotte “in serie” dopo aver definito un valido modello: opportunità ideali per mettere a frutto la capacità di Leasint di proporre operazioni “su misura”, adattando il prodotto alle esigenze dei clienti. Continueremo, quindi, a investire nel comparto, convinti che ci siano ulteriori potenzialità di sviluppo e perfezionamento.

Un piccolo segnale lo abbiamo dato alla fiera di Genova quali Sponsor di Energethica, il Salone dell’energia rinnovabile e sostenibile, con il sostegno al premio Energethica per la promozione dei giovani talenti dell’energia sostenibile, premio conferito ad un progetto il cui scopo è quello di integrare la produzione di energia da impianti solari fotovoltaici. Con l’augurio di potere un giorno finanziare molti di questi impianti».

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