La Lega dà del salame alla Vincenzi: «Sì, anche i comunisti lo mangiano»

(...) E mentre i salami spariscono in un amen sotto gli scranni degli esponenti di centrodestra (preoccupati del decoro o incorreggibili buongustai?), i leghisti gridano «Vergogna, vergogna» e srotolano lo striscione con la scritta «Vincenzi ascolta i cittadini. No alla moschea». In particolare Rixi sottolinea «l’atteggiamento indegno del sindaco che non ha dato l’annuncio in commissione urbanistica, bensì ai giornali». Marta s’incavola, batte le mani con sarcasmo, commenta a bassa voce: «Bravi, bravi». Poi si fa sentire mentre pronuncia, a denti stretti, la frase: «Questi qui, bisognerebbe sbatterli fuori». A eseguire ci pensa il presidente dell’assemblea, l’avvocato Giorgio Guerello, pacifista e pacificatore, invitando gli agenti di polizia municipale a far allontanare i contestatori. Poi la seduta viene sospesa mentre un militante della Lega sta ancora urlando: «Dovete guardare gli invalidi, chi ha bisogno, fare posti di lavoro, non moschee». Lo circondano quattro robusti vigili urbani, ma il militante del Carroccio fa in tempo a sentire la replica della Vincenzi in diretta: «Ditelo a Berlusconi di fare i posti di lavoro». A quel punto anche lei abbandona l’aula, attesa alle manifestazioni del Giorno della Memoria.
I leghisti non demordono: «Adotteremo ogni iniziativa legale possibile - dichiara ancora Bruzzone - per impedire la costruzione di una moschea a Genova ovunque essa sia. All’arroganza del centrosinistra, che non ha consultato né cittadini, né consiglio comunale, risponderemo con la democrazia della manifestazione di venerdì al Lagaccio». Non basta: il segretario regionale del Carroccio denuncia «la giunta Vincenzi per aver scelto proprio l’unico dei nove Municipi che ha votato una delibera contro la moschea, senza ascoltare gli abitanti. Da Tursi arriva un segnale pericoloso: si dice no ai Cpt, i centri di permanenza temporanea, mantenendo in città tutti i clandestini, ma sì alla costruzione di una moschea». Rincara la dose Rixi: «Chiedo al sindaco un incontro pubblico con i cittadini del Lagaccio», mentre il segretario organizzativo provinciale, Davide Rossi, è dissacrante: «I salami? È ancora niente. Venerdì, se necessario, porteremo in piazza anche i maiali». Infine la convocazione: il presidio di protesta inizierà alle 11 in via Napoli, durerà fino alle 16 e non è escluso un blocco del traffico auto. Alla manifestazione hanno già annunciato l’adesione altri consiglieri di opposizione. Si associa Lilli Lauro (Lista Biasotti», secondo cui «il sindaco ha calpestato anche la prassi più elementare: martedì scorso ha rifiutato di parlare dell’argomento in consiglio, venerdì ne ha riferito al presidente del Municipio Aldo Siri dicendo che non sarebbe mai stata fatta una moschea nel Centro Est. Poi lunedì e martedì ha avvertito solo la maggioranza e i giornalisti, e solo alla fine ne ha parlato con noi consiglieri comunali».

Analoga indignazione è espressa da Franco De Benedictis, anch’egli della Lista Biasotti: «È incredibile e inaccettabile la scarsa considerazione del sindaco per l’assemblea. Una volta di più, la città non si riconosce in questa giunta e in questa maggioranza».

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