Al via "Più libri più liberi". La proposta del ministro Giuli: "Eurobond sulla cultura"

L'idea del Ministro della Cultura alla quarta edizione della fiera dedicata alla piccola e media editoria italiana. Il forfait di alcuni autori come Zerocalcare, Fumettibrutti e di alcune case editrici

Al via "Più libri più liberi". La proposta del ministro Giuli: "Eurobond sulla cultura"
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Dopo le polemiche dei giorni scorsi per l’invito al filosofo Leonardo Caffo (imputato per maltrattamenti alla ex compagna) a Più libri più liberi, la principale fiera della piccola e media editoria italiana, all’evento di inaugurazione l’attesa era per le parole degli organizzatori ma a prendersi la scena è stato il Ministro della Cultura Alessandro Giuli. Il ministro ha prima annunciato il contenuto del “Piano Olivetti” con cui “stiamo per intervenire con 30 milioni di euro per finanziare le biblioteche e “una legge sul libro” per poi lanciare per la prima volta una nuova idea: gli eurobond sulla cultura.

Giuli ha raccontato la riunione dei 27 ministri della Cultura dell’Ue definendola “una mensa dei poveri” spiegando come il budget europeo per la cultura sia solo di 1,47 miliardi di euro, da qui la citazione dell’espressione di Mario Draghi “debito buono”: “esiste un debito buono per la cultura che genera sviluppo e crescita”. Il ministro ha così avanzato la sua proposta: “vogliamo mettere la cultura al centro dell’agenda politica del governo ma dobbiamo uscire da una logica troppo piccola e ragionare con una visione più ampia”. “Se si decide di condividere un debito comune europeo per l’acquisto di armi - aggiunge Giuli - diventa doveroso ragionare sulla possibilità di disinnescare le armi stornando una percentuale alla cultura. La cultura e il libri possono essere un deterrente per l’uso delle armi”.

In prima fila ad ascoltare le parole del ministro (che è intervenuto insieme al Presidente della regione Lazio Francesco Rocca, al presidente della fiera Annamaria Malato e all’Assessore alla Cultura del Comune di Roma Massimiliano Smeriglio) c’era la direttrice di Più libri più liberi Chiara Valerio finita al centro delle polemiche. La Valerio non è intervenuta ma in sua difesa ha parlato Annamaria Malato: “siamo molto dispiaciuti di aver urtato sensibilità, non volevamo. Il contrasto alla violenza sulle donne fa parte del dna di Più libri più liberi. Ci dispiace di aver ferito ma crediamo nel valore dell’ascolto purché civile ma non sempre ciò che è avvenuto nei confronti di Chiara Valerio negli ultimi giorni”.

Questa edizione, dedicata a Giulia Cecchettin, è stata caratterizzata dal forfait di vari autori come Zerocalcare, Fumettibrutti e di alcune case editrici ma l’auspicio degli organizzatori è riuscire a superare i centomila visitatori.

Intanto dall’Associazione Italiana Editori ha diffuso i dati Nielsen da cui emerge una flessione del mercato del libro trade (narrativa e saggistica venduta nelle librerie fisiche e online e nella grande distribuzione) che nei primi dieci mesi del 2024 registra complessivamente un -1,1% nel valore delle vendite (circa 12 milioni di euro di minor spesa) e -2,1% delle copie (1,7 milioni circa le copie acquistate in meno).

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