Le sette prove di Rostam e il bisogno dell'eroe

Cosa ci insegnano le vicende di un antico eroe persiano, raccolte da L'Ippocampo in Le sette prove di Rostam

Le sette prove di Rostam e il bisogno dell'eroe

Bertold Brecht si sbagliava quando, in Vita di Galileo, scriveva "sventurata la terra che ha bisogno di eroi". Di eroi, infatti, ne abbiamo parecchio bisogno. Rappresentano un modello da seguire. Una strada da percorrere. Un esempio da imitare, soprattutto nelle difficoltà. Benedetta, dunque, la terra che ha bisogno (ma soprattutto che riesce ad avere) degli eroi. Come Rostam, leggendaria figura iraniana di cui L'Ippocampo ha pubblicato parte del suo epos (Le sette prove di Rostam, di Hamid Rahmanian e Simon Arizpe).

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"C'era una volta un re...". Le vicende di Rostam iniziano come tutte le fiabe. C'era una volta. Ma c'è ancora. Il sovrano perde il senno e vuole conquistare un regno protetto dal Grande Demone Bianco, praticamente imbattibile. Perdere il nume della ragione è una costante nei poemi epici. Succede lo stesso a Orlando, che viene salvato solamente da Astolfo, che dovrà andare sulla luna per recuperarlo. Perdere il senno significa non vedere più la realtà e, di conseguenza, compiere azioni avventate che ti si ritorcono contro. È la hybris dei greci. E lo stesso accade a re Kavus, che ordina ai suoi soldati di partire, di combattere e di conquistare il reame. Ma è una disfatta. I 1200 uomini vengono sbaragliati e il sovrano si pente "all'istante della sua stupidità". Invia una missiva segreta, "piena di contrizione", e chiede aiuto a Zal, "il sapiente", il quale prega suo figlio Rostam di intervenire. "Massiccio come un gigante e forte come dieci elefanti".

"Il giovane guerriero accettò la sfida". È a questo punto che Rostam diventa un eroe. Poteva tergiversare. Poteva dire che quella battaglia non faceva per lui. Che era troppo pericolosa. Invece accetta. Ed è a questo punto che iniziano le sue sette prove, che ricordano le fatiche di Ercole. Incontra un leone, ma Rakhsh lo protegge, uccidendolo. Poi è la volta del caldo e di un drago feroce. Poi arrivano le streghe e viene attaccato da una banda di uomini armati. Infine la lotta contro il Demone Blu e la battaglia per conquistare il regno di Mazandaran.

"Era stato preannunciato dalle stelle che sarebbe nato un grande eroe e che sarebbe stato il salvatore e il difensore dell'Iran. Rostam visse cinquecento anni. Insieme al fedele destriero Rakhsh, combatté contro nemici e demoni, consigliò re dissennati e cavalieri ribelli e, di tanto in tanto, trovò amore e gentilezza nelle circostanze più inaspettate".

Sono queste le caratteristiche dell'eroe: la forza, sia fisica sia d'animo, che gli permette di sconfiggere gli avversari; la saggezza, che è la capacità di discernere il bene dal male e di comportarsi di conseguenza; e, infine, la possibilità di accogliere amore e gentilezza. Benedetta la terra che ha Rostam. Benedetta la terra che ha eroi.

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