E’ di pochi giorni fa l’annuncio dell’ennesimo nuovo prodotto firmato BigG. Il 2 giugno, il colosso di Mountain View ha presentato Google +1. Sull’onda del fenomeno del “Like” di Facebook, è ora possibile, a livello mondiale, esprimere il proprio apprezzamento a pagine web anche attraverso questo nuovo bottone social. Come per il “Like” e tutti i pulsanti di condivisione è possibile integrare il codice on-page su qualunque sito. Per esprimere apprezzamento attraverso il +1 è necessario loggarsi al proprio Google Account, nessun parere anonimo è consentito. Fra i benefici che BigG ha esposto presentando quest’ultima creatura, c’è il vantaggio di sapere, già in serp, se, a una data ricerca, qualcuno connesso al nostro Google Profile, ha già trovato interessante e soddisfacente, i risultati che il motore fornisce.
Ma, davvero l’apprezzamento espresso da altri, seppur connessi con noi, a vario titolo, garantisce risultati di ricerca più appropriati? L’impressione generale è che BigG senta l’esigenza di cavalcare l’onda dei social. Nonostante i vari tentativi falliti, Aqua, Wave, Buzz, ora tocca al +1.
A che pro l’utente dovrebbe utilizzare questo nuovo servizio? Noi utenti, quando esprimiamo un “Like” vogliamo che la nostra opinione sia pubblicata sul nostro profilo Facebook e resa visibile alla nostra cerchia di amici. Questo è un comportamento social: apprezzo, approvo e voglio che si sappia. Quando segnaliamo di condividere un contenuto, che sia su Facebook, su Twitter o su altri social network, vogliamo che quella pagina ottenga visibilità presso la cerchia dei nostri contatti.
Quale esigenza soddisfiamo cliccando il Google +1? Non c’è nessuna piattaforma esterna di contenuti pronta ad accogliere la nostra opinione, nessun meccanismo rodato che possa realmente trarre valore o scoprire qualcosa in più sui nostri interessi.
Facebook è un social network, Twitter è un social network, i Bookmarks raccolgono espressioni di noi stessi, della nostra professionalità…Google è un MDR, un motore di ricerca, a cui chiediamo soluzioni, da cui ci aspettiamo risultati sempre più precisi e calzanti rispetto alle nostre ricerche.
Quale è quindi il valore social esprimibile attraverso il +1? La domanda, per il momento rimane aperta, in attesa di evoluzioni e di meccanismi sempre in divenire. Quello che ci è dato di sapere, quasi fosse un monito da parte di BigG, è che il Google +1 avrà un peso nel posizionamento… un vero “spauracchio” per i SEO, sempre intenti a inseguire ogni minima variazione degli algoritmi e dei tanti, anzi, tantissimi fattori di ranking.
Rimaniamo in attesa dei primi riscontri e delle variazioni in serp da loggati!
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Lisa Guerrini | www.info-alberghi.com
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