Caro dottor Feltri, le sono grato per due motivi. Il primo è che l'idea sua è giusta, di buon senso, ed allargabile dagli asili agli altri ambiti della
vita sociale. La seconda è che sceglie per interlocutore il segretario
del Popolo della libertà, il quale ha il compito di fare politica, che è
una faccenda di proposte pratiche e di ideali concreti.
Oltre che all'asilo e alle elementari dalle suore sono stato anche studente dell'Università cattolica, un'altra magnifica invenzione, che arricchisce l'Italia. La sinistra manda la gente in piazza perché non vuole si finanzino le scuole dei preti» dicendo che sono denari tolti a quelle statali. Lei meglio di mille trattati ha dimostrato che è una solenne bugia: l'iniziativa privata che dà servizi pubblici, come le scuole, fa risparmiare risorse all'erario. I conti li ha più volte enunciati anche il ministro Mariastella Gelmini sin dall'inizio del suo incarico: e sono identici ai suoi per le scuole materne, il costo diventa la metà per gli altri ordini e gradi.
L'idea giusta sarebbe
quella del buono scuola, già praticata pionieristicamente in
Lombardia. Ha funzionato ed è nel nostro programma: la famiglia deve
spendere come e dove vuole- in scuole statali o in scuole cattoliche
o laiche o ebraiche o di qualsiasi impianto
educativo (purché rispettose di standard di qualità e dei valori
della costituzione) - una cifra di euro equivalente al costo standard
per studente di un istituto di buona qualità.
Si risparmierebbe, e si inietterebbe una buona dose di libertà in più in questo Stato. È la famosa e poco praticata sussidiarietà, che è il primato della società sulla burocrazia.
Cosa si oppone? Come tutte le riforme, anche quelle che portano risparmi certi e risultati garantiti, all'inizio anche questa avrebbe bisogno di investimenti e risorse supplementari. Oggi la crisi mondiale blocca questo percorso. Almeno però è necessario salvare i servizi che già esistono e la cui morte - sicura senza sovvenzioni dello Stato - aggraverebbe i conti e procurerebbe nuove grane e disagi alle famiglie. Prometto: mi impegnerò per questo fino in fondo.
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