Via libera al Piano Casa: obiettivo 27.500 alloggi da costruire entro 5 anni

Piano Casa, il via libera è rimasto in bilico fino all’ultimo ieri sera al consiglio comunale. L’aula Giulio Cesare è stata occupata da un gruppo di attivisti dei Comitati di lotta per la casa, che hanno interrotto la seduta sedendosi sugli scranni dei consiglieri al grido di «Sanatoria, casa popolare». Una gazzarra indescrivibile. È mancato poco che si venisse alle mani. «Un’aggressione alla democrazia» l’ha definita il sindaco Alemanno. «Abbiamo dialogato con i movimenti cercando di recepire i loro emendamenti. Ma non possiamo legittimare, come vorrebbero, le occupazioni che stravolgono le graduatorie degli aventi diritto». Alla fine le forze dell’ordine hanno riportato la calma.
Il Piano Casa rappresenta una svolta per le politiche abitative. Il provvedimento mette nero su bianco tempi, strumenti urbanistici, costi. L’obiettivo è realizzare nella capitale entro cinque anni, quindi entro il 2015, circa 27.500 nuovi alloggi, di cui 20mila destinati ad housing sociale, 6mila a edilizia residenziale pubblica. Si parte da subito. Già nei prossimi giorni verrà perfezionato dalla giunta l’acquisto delle prime 167 case Erp destinate alle famiglie in lista di attesa. L’elenco è frutto del bando sul mercato del maggio 2009. La lista degli alloggi ritenuti idonei è già pronta.
In dirittura d’arrivo anche il bando (55 milioni) per l’acquisto di 300 alloggi di nuova o recente costruzione sul mercato privato, da destinare anche questi a Erp, purché disponibili entro fine 2010. Altre misure di rilievo per l’edilizia popolare riguardano: il perfezionamento del Bando Anziani del 2007 per 142 alloggi; la densificazione dei Piani di zona per 286 alloggi in quota di edilizia sovvenzionata; l’attivazione dei nuovi ambiti di riserva per 850 alloggi.
Questi invece, in sintesi, i principali interventi previsti per l’housing sociale. 1) Densificazione dei piani di zona per 2.472 alloggi oltre ai 6.300 originariamente previsti. 2) Densificazione dei piani di zona del II Peep per 2.400 alloggi. 3) Modifica delle destinazioni d’uso di zone urbanistiche di Prg (1.750 alloggi) e fabbricati non residenziali (1.000 alloggi). 4) Ricognizione dei piani urbanistici già approvati che prevedono una quota in housing sociale (3.600 alloggi). 5) Riqualificazione degli immobili agricoli da destinare alla locazione (2.000 alloggi). 6) Perfezionamento dello scambio con la società Cam per l’acquisizione di 88 alloggi in località Casal Bertone-Ponte Mammolo. 7) Attuazione dei nuovi Ambiti di riserva (in quota edilizia convenzionata) per 9.000 alloggi. Si tratta di provvedimenti destinati al cosiddetto “segmento debole” della domanda abitativa: famiglie a basso reddito, giovani coppie, anziani in condizioni sociali o economiche svantaggiate, studenti fuori sede, sfrattati. Gente che, sia pure in difficoltà, tuttavia è in grado di spendere qualche centinaio di euro al mese con l’obiettivo di riscattare la casa, dopo magari 20-30 anni. Per i consiglieri del Pdl l’approvazione del Piano è una svolta destinata a incidere a lungo.

«Rispetto alla vecchia delibera del 2007 di Veltroni, siamo avanti anni luce - afferma Federico Mollicone - Le nostre non sono misure che guardano solo all’emergenza, ma danno concretamente a tutti la possibilità di avere finalmente una vera casa in proprietà».

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