Tripoli - Gheddafi continua a farsi sentire. In un secondo messaggio audio trasmesso ieri notte dalla siriana Arrai Tv e da Al Arabiya e ripreso dal Telegraph, il colonnello ha incitato i suoi sostenitori a preparare la rivolta contro gli occidentali che accusa di voler occupare la Libia e di voler impossessarsi del petrolio. La breve registrazione segue ad un primo messaggio trasmesso durante la giornata di ieri in cui l’ex leader ha promesso "una lunga battaglia" contro le forze a lui ostili. Gheddafi, la cui voce è chiaramente riconoscibile, ha detto: "Non riuscirete a pompare petrolio per il vostro popolo. Non permetteremo che ciò accada". "Noi siamo i leoni del nostro deserto, non vi permetteremo di sfruttare i nostri giacimenti petroliferi né i nostri porti", ha proseguito il colonnello dal nascondiglio in cui si è rifugiato dopo la caduta di Tripoli. "Preparatevi ad una guerra di guerriglia, ad un guerra di bande, ad una rivolta urbana e ad una guerra da api che pungono e vanno via e poi ritornano per pungere ancora più forte".
Il Cnt: ormai è finito Secondo il Consiglio nazionale transitorio il raìs non è più un pericolo, in quanto "si deve nascondere, è isolato e circondato". Ahmed Darrat, ministro dell’Interno ad interim in seno al Cnt, ha definito "il discorso di Gheddafi un segno del suo sconforto e della sua disperazione". Intanto, mentre i combattimenti vanno avanti, si pensa al processo di "normalizzazione".
Road map dei prossimi mesi Entro otto mesi sarà eletta un’assemblea incaricata di redigere una Costituzione per la Libia, e le elezioni presidenziali e legislative si dovranno tenere all’inizio del 2013. Lo ha detto un rappresentante del Consiglio nazionale transitorio, Guma al-Gamaty, alla radio della Bbc. "Abbiamo delineato una chiara road map di circa 20 mesi", ha spiegato. Nei primi otto mesi il Cnt avrà il compito di guidare il paese. Alla fine di questo periodo sarà eletta un’assemblea di circa 200 persone. "Questo Consiglio avrà il compito della stesura di una costituzione democratica, che dovrebbe essere discussa e poi portata a un referendum". Ed entro un anno dovrebbero tenersi sia le elezioni presidenziali che le politiche. "Speriamo che entro la fine di questi 20 mesi il popolo libico avrà eletto i leader che vogliono per guidare il paese".
"Tripoli è libera, tornate a casa" Il Consiglio nazionale Transitorio libico ha annunciato che "Tripoli è ormai libera" e per questo ha invitato tutti i guerriglieri provenienti dalle altre città a lasciare la capitale e a tornare a casa. La capitale "è ormai libera e tutti sono invitati a lasciarla per fare ritorno alle proprie città", ha affermato il ministro dell’Interno del Cnt, Ahmed Darrad.
Verso l'attacco finale a Sirte I ribelli libici stanno concentrandosi a Qum Qandil, un piccolo agglomerato situato pochi chilometri a ovest di Sirte, la città natale di Gheddafi: lo hanno riferito fonti giornalistiche al seguito delle milizie insurrezionali, secondo cui tutto lascia pensare si preparino all’assalto finale contro uno degli ultimi bastioni lealisti. Nella zona stanno infatti affluendo da tempo rinforzi in uomini e mezzi, tra cui carri armati, autoblindo, mortai e pezzi artiglieria pesante, molti dei quali sono già stati messi in posizione tra le dune di sabbia lungo cui corre la linea del fronte. Le fonti hanno raccontato di aver notato i rivoltosi intenti a controllare accuratamente le proprie armi, e a caricare i proietti nei cannoni, così da potersene servire in qualsiasi momento.
L’avanzata degli insorti verso Sirte, anche sul lato est, si era arrestata nei giorni scorsi per consentire ai comandanti di trattare con i capi tribù locali e assicurarsene il sostegno o, quanto meno, la neutralità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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