La Coldiretti, in un recente studio, ha dichiarato che in Italia sono scomparse sulle nostre tavole tre varietà di frutta su quattro in meno di un secolo. Questo significa che che su ottomila varietà di frutta ne sono rimaste poco meno di duemila, e la cosa più preoccupante è che di queste 1500 sono a rischio.
Per la Giornata Mondiale della Biodiversità, la Federazione Italiana Cuochi annuncia un grande progetto sulla mappatura delle specie a rischio per salvaguardare e valorizzare tutte le tipicità regionali.
“L’Italia è ricca di biodiversità e come cuochi non vogliamo farne a meno – ha sottolineato Alessandro Circiello, presidente della FIC Lazio –. La biodiversità è alla base della cucina italiana ed è pertanto fondamentale nella preservazione delle ricette della tradizione enogastronomica italiana. In particolare, tra le varietà di olive presenti in Italia, circa 400 appartengono al tipo Cultivar, destinato alla spremitura. È questa ampia varietà che permette ai cuochi italiani di scegliere gli oli migliori in base alle proprietà organolettiche del piatto da preparare"
“In Basilicata, ad esempio, – ha spiegato il presidente FIC Rocco Pozzulo – agricoltori e contadini sono impegnati nella conservazione e tutela del peperone crusco, poiché questo prodotto, insieme ad altri in Italia, è una tipicità a rischio di estinzione.
Molta preoccupazione desta anche la situazione in Puglia, dove la morte progressiva degli ulivi colpiti dalla Xylella potrebbe causare l’affermarsi di tipologie d’ulivo resistenti al batterio: un tale scenario porterebbe alla scomparsa di gusti e sapori tipici della nostra tradizione. Per questo la FIC ha intenzione di realizzare una mappatura di tutte le specie vegetali e animali a rischio del Paese”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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