Merenda per bambini, Coldiretti: per il 54% è ipercalorica

La merenda è un must per moltissimi bambini italiani, ma spesso risulta essere inadeguata o ipercalorica: ecco i dati di Coldiretti

Merenda per bambini, Coldiretti: per il 54% è ipercalorica

La Coldiretti tira le fila della merenda: il 54% dei bambini italiani fa una merenda inadeguata e incamera calorie eccessive. E c’è anche un 3,4% che la salta del tutto.

I dati citati da Coldiretti sono relativi all’indagine “Okkio alla salute”, che ha indagato quel minipasto consumato attualmente da ben 34 milioni di italiani di tutte le età. La merenda ha subito tuttavia molti cambiamenti nel tempo.

Infatti, accanto a panino imbottito e pizza, si è sempre più fatta strada la merendina confezionata. Negli ultimi anni, la quantità di informazioni ricevute dai genitori ha creato un ritorno per frutta e verdura di stagione, anche e soprattutto tra le nuove generazioni. Anche se restano un 20,4% di bambini che consumano questi alimenti meno di una volta al giorno, mentre invece l’8,5% mangiano frutta e verdura cinque volte al giorno o più.

Certo, non si consuma più pane, burro e zucchero, ma si sta comunque attenti alla tradizione: in Puglia con la bruschetta, in Liguria con le verdure, in Friuli con pane e ricotta, in Emilia con le tigelle e la confettura di frutta.

E ancora protagoniste della tradizione laziale sono - illustra la Coldiretti - le ciambelle al mosto, per avvicinare al profumo del vino i più piccoli che non possono ancora berlo, mentre dalla Sardegna ci sono le seadas o sebadas, grandi

ravioli di una pasta molto sottile fatta con semola di grano duro, acqua e poco strutto, con un ripieno di formaggio pecorino. Il tutto viene fritto e, una volta tolto dall'olio, si cosparge di miele di corbezzolo”.

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