La Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica (Fiss) ha realizzato un quadro completo sul sesso, l’amore, le prime esperienze e l’educazione sessuale e sentimentale degli italiani.
L’organizzazione ha infatti condotto un sondaggio social in vista della Settimana del benessere sessuale, che si svolge dal 28 settembre al 5 ottobre. Il sondaggio - ne è stato realizzato uno analogo nel 2015 - si è svolto tra 500 utenti Facebook e del sito ufficiale della Fiss. Gli utenti sono stati per il 75,2% donne, di cui oltre la metà in coppia e conviventi e 9 su 10 eterosessuali.
“I dati - spiega la presidente Fiss Roberta Rossi - confermano dei trend che conosciamo, meno uso dei contraccettivi e della protezione anche a fronte della maggiore consapevolezza delle malattie sessualmente trasmissibili, cresce il bisogno di informazione e si ritiene sia giusto inserirla sin dalle elementari. La sessualità è un argomento sempre più diffuso nella popolazione ma che riceve ancora poca attenzione a livello di politiche sociali e sanitarie. Abbiamo bisogno che sia preso in carico e non lasciato soltanto alla libera iniziativa di professionisti che se ne occupano facendo del proprio meglio, ma non essendo adeguatamente sostenuti”.
I risultati indicano che, se il partner non vuole rapporti sessuali, si cerca di parlare con lui o lei nel 51% dei casi, mentre solo l’1,7% degli utenti chiede aiuto esterno a uno specialista - una quota in crescita però rispetto al passato. Stabile chi sente aggressività e la mostra, il 2,5% dei partecipanti al sondaggio.
La metà degli utenti ha inoltre dimostrato di conoscere i rischi legati al non utilizzo del preservativo. Il 34% preferisce a ricorrere alla pillola, per quanto riguarda i contraccettivi, sebbene essa tuteli solo dalle potenziali gravidanze indesiderate e non dalle malattie sessualmente trasmissibili. In calo coloro che pensano che il profilattico diminuisca il piacere - si scende dal 45% del 2015 al 31,1% del 2019. Il femidom - il preservativo femminile - è conosciuto dal 52,2% degli intervistati, che però non lo usa. A letto, tuttavia, gli italiani si mostrano fedeli: solo il 15,7% dice di aver tradito il partner.
Per quanto riguarda l’educazione sessuale, il 38,6% ritiene che dovrebbe essere introdotta già nella scuola primaria e il 67,8% chiede che sia affidata a degli specialisti.
Gran parte degli intervistati ritiene comunque che il primo rapporto sessuale, sia per i maschi che per le femmine, dovrebbe avvenire intorno ai 17 anni. Cresce infine fino all’87,5% la consapevolezza che l’omosessualità sia un orientamento sessuale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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