Il 5 luglio lassessore allo Sviluppo del Territorio di Palazzo Marino Carlo Masseroli è riuscito a far passare in giunta la delibera per il completamento del progetto della «Residenza Milano Certosa» di Villapizzone (che rientra nel cosiddetto «Piano Parco»), un complesso di quindici edifici con 650 appartamenti consegnati tre anni fa ai loro attuali proprietari. E dove, nel giro di un anno, al posto dellanfiteatro inserito nel progetto originale, sorgerà una scuola materna, verrà finalmente aperto al pubblico il bellissimo parco con i giochi per i bimbi che appartiene di diritto alla «Residenza», quindi la caserma dei carabinieri.
Strutture il cui completamento era atteso da tre anni dai residenti. Che, il mese scorso - lamentando la carenza dei servizi promessi dalla società di promozione e sviluppo immobiliare EuroMilano che aveva consegnato loro le abitazioni tre anni fa - hanno voluto attirare lattenzione su tutti i progetti lasciati a metà o addirittura mai partiti in quella che, al primo impatto, è sicuramente una splendida area e una zona dalle più che evidenti potenzialità di sviluppo territoriale, ma dove di fatto mancano ancora un po troppe di quelle realtà e di quei servizi per i quali chi ci vive e ha comprato casa lì possa dire in tutta onestà: «Ho un fatto un grande affare e sono felicissimo».
EuroMilano, che ha la propria sede accanto allimmenso complesso abitativo, ha dalla sua molte ragioni. «Quando abbiamo consegnato gli appartamenti non abbiamo avuto lamentele da nessuno. E il nostro compito è terminato lì - spiega lamministratore delegato Alessandro Pasquinelli -. Gli abitanti sanno benissimo, perché lo abbiamo detto ai loro legali, che siamo noi stessi in causa con le società che ci hanno fornito serramenti difettosi o hanno costruito piste ciclabili scadenti e già rovinate intorno alla struttura. Se nel complesso, però, non ci sono negozi, gli inquilini della Residenza Certosa non se la possono prendere con noi: i muri che dovrebbero ospitare esercizi commerciali e quindi rendere il quartiere meno isolato dal punto di vista del vivere comune, sono stati acquistati da delle società e spetta a loro decidere quando e che tipo di negozio aprire. Così come spetta alla Curia costruire la nuova chiesa. Non facciamo da scaricabarili, ma la gestione di tutta larea intorno alla residenza è prevalentemente del Comune».
Unarea nella quale, promette Masseroli, entro la fine dellanno ripartiranno i lavori. Sia per completare e rendere agibili certe strutture come il parco o limpraticabile strada di sterpaglia che collega con la via De Pisis (e dove, dice Masseroli, dovrebbe passare la metrotramvia), sia per creare servizi essenziali (come la farmacia) che attualmente mancano. «Come la caserma dei carabinieri - spiega Massiroli -. Per costruirla abbiamo dato il mandato a EuroMilano».
«Lo so che a chi manca la farmacia o il negozio di alimentari poco importa di quello che sto affermando ora, - prosegue Masseroli - ma chiedo ai cittadini di Villapizzone di pazientare solo un po: in un futuro vicino avranno un grosso ritorno dallacquisto di questi appartamenti che adesso appaiono loro solo isolati e senza servizi. Adesso che la delibera è passata in giunta, ci saranno da attendere ancora alcune trafile burocratiche ma, per la fine dellanno, sono certo che i lavori cominceranno o riprenderanno a seconda dei casi».
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