Dopo un'interminabile attesa iniziano le primarie repubblicane (si vota a partire dalle 19 ora locale, l'1 di notte in Italia). Si parte con i "caucus" in Iowa, dove a votare sono solo gli attivisti del partito e non vince chi prende più voti ma chi si aggiudica il maggior numero di caucus (assemblee) sparsi tra le 99 contee dello Stato. Le primarie vere e proprie iniziano con il voto nel New Hampshire della prossima settimana. Primo nei sondaggi l'ex governatore del Massachusetts Mitt Romney, seguito a poca distanza dal texano Ron Paul. Al terzo posto l'ex senatore della Pennsylvania Rick Santorum, in rapida crescita. Potrebbe essere lui la sorpresa dell'Iowa, l'eroe di un giorno (leggi l'articolo di Giuseppe De Bellis). Intanto Obama ha deciso di fare uno "scherzetto" ai repubblicani...
Obama rientrato dalle Hawaii
Sarà anche una coincidenza ma non ci crede nessuno. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha terminato la vacanza di dieci giorni nelle Hawaii ed è partito per Washington. Ma il presidente non si limita a tornare a casa proprio nel giorno in cui iniziano le primarie repubblicane, ce la mette tutta per rubare la scena al partito dell'elefantino. Come? Obama si collegherà, via chat, con i suoi sostenitori dell'Iowa, parlando dei temi caldi dell'agenda politica (del resto anche lui è in campagna elettorale) e domani si recherà a Cleveland, nell'Ohio, per partecipare a un evento incentrato sull'economia. Il presidente vuol concentrarsi su due obiettivi: l'estensione di un anno degli sgravi fiscali sugli stipendi di lavoratori dipendenti, rinnovati di recente dal Congresso per soli due mesi.
Il peso del voto dell'Iowa
L'Iowa è solo un piccolo stato agricolo (poco più di 3 milioni di abitanti) con un'alta età media, troppo religioso e bianco rispetto al resto del Paese. Per questo sicuramente non è un campione rappresentativo degli Stati Uniti. Ma il voto da queste parti è tenuto in grandissima considerazione, perché è fondamentale partire con il piede giusto, per proseguire con slancio (e i necessari fondi) la lunga corsa delle primarie, a partire dall sfida del New Hampshire fra sette giorni. Negli anni scorsi l'Iowa ha visto partire l'ascesa di George W. Bush e del democratico Al Gore alle nomination del 2000. Ha spinto John Kerry a diventare lo sfidante di Bush nel 2004 e, infine, ha assegnato la prima vittoria a Obama nel 2008 tra i democratici, anche se dal lato repubblicano in Iowa vinse Mike Huckabee e non John MaCain, poi sfidante dell'attuale presidente.
Quindi, anche se non sempre chi vince in Iowa ottiene poi la nomination, ottenere un bel risultato (quantomeno tra i primi tre, con un margine di distacco ridotto) è fondamentale per chi abbia intenzione di proseguire la corsa andando il più lontano possibile.
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