L'Ocse lancia l'allarme: il costo del telefonino in Italia sopra la media

L'utente italiano paga tre volte di più di quello olandese. Il Belpaese non è tra i Paesi dove è più vantaggioso telefonare: il costo annuo è oltre la media dei Paesi Ocse. La vera stangata? Negli Stati Uniti

L'Ocse lancia l'allarme: 
il costo del telefonino 
in Italia sopra la media

Parigi - Chi in Italia fa del suo telefonino un uso medio, con telefonate per poco più di due minuti al giorno, 600 sms e 8 mms in un anno, paga tre volte di più di un utente olandese e circa 1,6 volte meno di un americano. Emerge da un rapporto dell’Ocse, diffuso oggi dall’istituto economico di Parigi. L’Italia non è tra i Paesi dove è più vantaggioso telefonare: il costo annuo è oltre la media dei Paesi Ocse per chi ha un traffico telefonico basso o medio, ed appena inferiore alla media per chi sua il telefonino in modo più intenso.

Il caro telefonino Nella classifica dei 28 Paesi Ocse, l’Italia è sempre nella metà con i costi più alti: al diciannovesimo posto per chi fa un uso moderato del telefonino, al ventesimo posto per chi fa un uso medio, al sedicesimo posto per chi ha alti consumi telefonici. Chi fa un uso moderato del telefonino (360 minuti l’anno di conversazione, 396 messaggini sms e 8 messaggini multimediali mms) spende in Italia l’equivalente di 195,23 dollari: per questa ipotesi di consumo l’Italia è al diciannovesimo posto sui ventotto paesi Ocse, poco oltre la media (163,55 dollari), lontano dai 50,31 dollari l’anno della Danimarca, al primo posto, ma comunque meno dei 279,52 dollari degli Stati Uniti, ultimi. Anche per l’ipotesi di un traffico medio (in un anno chiamate per 780 minuti, 600 sms, 8 mms) l’Italia è oltre la media Ocse: al ventesimo posto su 28 con 394,26 dollari l’anno (la media è di 317,77).

La media nei paesi Ocse Nei Paesi Ocse costa meno usare il telefonino in Danimarca (131,44), di più anche in questo caso negli Stati Uniti (635,85 dollari). Costi più bassi dell’Italia in Olanda, Finlandia, Svezia, Danimarca, Norvegia, Islanda, Austria, Lussemburgo, Nuova Zelanda, Svizzera, Giappone, Polonia, Turchia, Regno Unito, Ungheria, Irlanda, Australia, Corea, Portogallo e Francia. Costi più alti in Grecia, Germania, Messico, Slovacchia, Repubblica Ceca, Canada, Spagna e Stati Uniti.

Chi risparmi in Italia Nel Belpaese per la telefonia mobile risparmia chi telefona di più: per un pacchetto di alto consumo (chiamate per 1680 minuti l’anno, 660 sms e 12 mms), i costi scendono appena sotto la media Ocse, con 465,44 dollari (489,14 la media). Per questa ipotesi di consumo l’Italia recupera posizioni occupando il sedicesimo posto: paga meno di tutti un cittadino Danese, 182,95 dollari, più di tutti uno spagnolo (956,86 dollari). Più in generale, il rapporto Ocse (che non considera promozioni, chiamate gratuite, offerte o servizi scontate come per le telefonate tra familiari, colleghi o verso un numero preferito) indica che i prezzi più bassi sono in Finlandia, Paesi Bassi e Svezia.

La curva nell'ultimo triennio Tra il 2006 ed il 2008 (anno al quale si riferisce il report dell’Ocse) i prezzi sono diminuiti in media del 21% per un uso moderato, 28% per un uso

medio, 32% per consumi alti. L’Ocse sottolinea anche che il mercato dei messaggi sms resta particolarmente profittevole per gli operatori e che sono quindi aumentate le offerte dedicate e ricolte ai clienti più giovani.

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