da Milano
Banca Popolare Italiana affida a Giorgio Olmo il compito di portare il gruppo fuori dallimpasse Antonveneta. Luci accese fino a tarda notte nel quartier generale progetatto da Renzo Piano dove il consiglio ha completato un primo esame dellaccordo quadro che porterà Lodi a cedere ad Abn Amro il 30% di Padova. La strada è tracciata e il board ha scelto di «approfondire» i contatti con Amsterdam, ma la riunione si è protratta per quattro ore in un confronto serrato tra le anime della Popolare: Abn ha offerto un prezzo di 26,5 euro per azione sbarrando però la strada a ogni compromesso sugli sportelli Antonveneta inseguito da Bpi.
Oltre alle resistenze a mettere nel cassetto il piano di espansione elaborato dallex amministratore delegato Gianpiero Fiorani (ora sospeso), a frenare la «ritirata» di Bpi è anche la difficoltà di fare combaciare gli ingranaggi dellaccordo stipulato dagli advisor con le maglie delle Authority e langusto spazio di manovra lasciato dalla magistratura.
Ecco perché la prossima settimana è attesa unaltra riunione del vertice di Bpi che ha invece cancellato lappuntamento di lunedì con la semestrale rimandando a fine mese laggiornamento dei bilanci ai nuovi principi contabili. Prima di firmare la bozza di accordo per Olmo appare infatti imprescindibile ottenere lassenso definitivo di Consob e Bankitalia a fare decadere la doppia offerta (lOpa obbligatoria e unOps volontaria) su Padova ora sospesa.
Popolare Italiana ha già informato le due Authority in una serie di incontri a Roma ottenendone un avallo informale ma la Commissione di Lamberto Cardia, così come Bankitalia, dovrebbe sciogliere la prognosi solamente nella seconda metà del mese. Al di là della tecnicalità per mettere al riparo Bpi da eventuali azioni di responsabilità, il risultato sarà incanalare la banca verso lunica offerta sul tavolo. Superato lostacolo autorizzativo, si procederà al dissequestro della quota ora affidata in custodia a Emanuele Rimini che probabilmente interverrà in prima persona nella compravendita tra le parti.
Simile lultima parte del percorso anche per il 10% di Antonveneta in mano ai finanzieri e agli immobiliaristi caduti sotto laccusa del concerto rilevato dalla Consob: Danilo Coppola, Stefano Ricucci, Emilio Gnutti e i fratelli Lonati.
Dopo mesi di battaglia, Amsterdam si avvicina quindi a coronare i propri piani di espansione in Italia impegnandosi nel contempo a rispolverare lOpa da 26,5 euro fallita a luglio: le adesioni avevano raggiunto l1,2 per cento.
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