Lombardia record, uno su due differenzia i rifiuti

Dalla raccolta differenziata alle polveri sottili. Dalle aziende che tengono sotto controllo le emissioni ai fiumi risanati, agli incentivi per muoversi con furgoni ecologici. Si è parlato di «green economy», l’argomento che scuote ormai tutti i governi mondiali, ieri al Pirellone in occasione della presentazione dell’ultimo rapporto dedicato all’Ambiente intitolato «Segnali ambientali». «La Lombardia sta migliorando sotto molti aspetti - ha esordito il presidente Roberto Formigoni -. È una regione complessa, la densità di popolazione supera di tre volte quella nazionale, c’è un alto rapporto fra veicoli e cittadini, sul territorio convivono un milione di industrie, nonostante ciò inquiniamo meno di altre regioni. E questo sia grazie ai controlli svolti da Arpa sia alla nostra politica». Prendiamo la raccolta differenziata. «In Lombardia il 47 per cento dei rifiuti è destinato al recupero (dato riferito al 2008) - ha chiarito Formigoni -. Il 32 per cento degli scarti finisce nei termovalorizzatori e in discarica meno del 4 per cento. Certo, ci sono comuni più bravi (766 raggiungono l’eccellenza e sono sopra la media) e altri meno bravi». Poi ci sono le emissioni inquinanti delle aziende: nel 2008 Arpa ha controllato 134 imprese, nel 2009 allargherà le ispezioni a quota 500. Formigoni vorrebbe creare un’agenzia virtuale che colleghi le 15 regioni più ricche del mondo e costruisca un canale stabile di confronto in tema di qualità dell’aria e gestione dei rifiuti: «Lo proporrò al Forum mondiale delle Regioni», ossia l’evento che dal 19 al 21 novembre porterà a Milano i rappresentanti delle regioni più ricche, dalla Baviera a Madrid, dalla California a Dubai, da Shanghai a Singapore.
Fra i punti critici, l’aria che respiriamo intrisa di polveri sottili. «Nel nostro bacino padano le polveri rappresentano la criticità più grande, non c’è ricambio, siamo circondati da montagne e gli inquinanti ristagnano per più tempo - ha spiegato il direttore di Arpa Franco Picco -. Non c’è una soluzione univoca, bisogna intervenire su tutte le sorgenti di polveri, dai riscaldamenti, al traffico. Abbiamo capito che è fondamentale investire nella ricerca: come nascono le polveri, come si diffondono e quali effetti nocivi provocano nell’organismo». A proposito delle misure di riduzione dell’inquinamento da traffico l’assessore alla Qualità dell’ambiente Massimo Ponzoni ha ricordato gli investimenti regionali, 30 milioni di euro per cambiare i veicoli inquinanti. «È il “bando fiorino” - ha spiegato - pensato per le piccole imprese in crisi, ciascuna potrà con 1.

900 euro acquistare un furgoncino ecologico».
E di smog si parlerà anche a Palazzo Marino il 26 novembre al prossimo consiglio comunale straordinario dedicato al traffico. Si farà il punto su parcheggio selvaggio e lotta alla doppia fila.

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