Fabrizio Rinversi
Rosario Scandura è un giovane regista siciliano, quarantenne, autodidatta. Il suo film «Lo Scoglio del Leone», ambientato in Sicilia, delicato ma fermo atto di denuncia contro la pesca clandestina, è stato presentato, fuori concorso, durante la Festa del Cinema di Roma. «Siamo sulla buona strada per combattere questo pessimo fenomeno ha affermato Rosario -. Con il lungometraggio ho voluto dare un segnale positivo già dalla prima scena mostrando la piccola mano di un bambino che, con caparbietà, raccoglie dal fondo del mare la sua stella marina. Anche per i futuri progetti, il background sarà la mia amata terra siciliana, all'ombra dell'Etna». «Lo Scoglio del Leone» ha potuto contare sul convinto sostegno di Sector No Limits e le tematiche ambientaliste, che permeano la pellicola, sono state oggetto di un talk-show, durante la Festa del Cinema, organizzato dal magazine digitale specializzato «The Hot Corn», in partnership proprio con Sector, al quale hanno partecipato, tra gli altri, gli attori Neri Marcoré, Donatella Finocchiaro e Raniero Monaco di Lapio, i protagonisti e il regista del film. Nel corso dell'evento, Scandura ha ricevuto il riconoscimento Hot Corn Green e ha detto: «Massimo Carraro, Presidente di Sector No Limits, dopo aver letto la sceneggiatura, ha deciso di sostenerci e, per me, è stato un privilegio collaborare con un'azienda che mette in primo piano assoluto la salvaguardia dell'ambiente. Mi auguro di avere altre opportunità». Parole significative, a conferma di una mission che il brand, da sempre legato alla natura e all'universo dell'outdoor con prodotti studiati per situazioni estreme, persegue con convinzione. In tale direzione, Sector ha lanciato il progetto «Save the Ocean», in cui pone al centro dell'attenzione l'inquinamento del mare causato dalla plastica, fenomeno che, ogni anno, determina la morte di centinaia di migliaia di mammiferi marini. Per ridurre una simile contaminazione marina e l'impatto ambientale che ne deriva, il brand si sta impegnando nell'utilizzare plastica riciclata (prevalentemente recuperata dagli oceani) e nel ridurre del 25% le emissioni di gas serra nei processi produttivi. Il risultato di questo sforzo è sintetizzato dalla collezione Sector «Save the Ocean», presentata in anteprima, proprio in occasione della Festa del Cinema di Roma, ma che sarà resa disponibile sul mercato, a partire dalla Primavera-Estate 2020.
Sono sei orologi, 3 in misura maschile e 3 Lady, realizzati interamente con plastica riciclata: cassa e fibbia sono in plastica proveniente dagli oceani, mentre il cinturino Nato è in PET (polietilentereftalato, materia sintetica riciclabile al 100%, che non perde le sue proprietà durante il processo di recupero). Dunque, un orologio totalmente ecosostenibile, dove le componenti non plastiche, ridotte al minimo, sono in acciaio, materiale riciclabile all'infinito.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.