Lotta al degrado: chi sporca paga

Multe salatissime, ma non solo: chi scrive sui muri deve anche ripulire. Sanzioni anche per chi lascia i volantini sui parabrezza delle auto. Quasi triplicate le multe per i proprietari di cani privi di sacchetti.
Ieri la città ha dichiarato guerra ai writer, ma anche ai vandali e a chi sporca. Tre le ordinanze firmate dal sindaco Gianni Alemanno, che le ha illustrate in Campidoglio insieme all’amministratore delegato dell’Ama, Franco Panzironi e all’assessore all’ambiente Fabio De Lillo. L’ordinanza anti-writer era la più attesa. Eccola nel dettaglio. Danneggiare, deturpare, imbrattare con scritte e disegni edifici, panchine, lampioni, mezzi di trasporto pubblico, vetrine e serrande di esercizi commerciali verrà sanzionato con una multa di 300 euro. Se i danni riguardano monumenti, edifici di interesse storico-artistico, fontane, reperti archeologici o luoghi di culto, la cifra sale a 500 euro. Le vecchie sanzioni erano in entrambi i casi di appena 160 euro. Ma l’ordinanza va oltre e prevede a carico dei trasgressori anche l’obbligo di ripristinare lo stato dei luoghi entro 15 giorni. In caso di inadempienza, infatti, il Comune addebiterà le spese a chi ha commesso la violazione. E rischiano anche i commercianti. È prevista, infatti, una multa fino a 1.000 euro per chi vende bombolette spray ai minorenni.
Da ora in poi, però, anche sporcare costerà caro. Gettare nei cassonetti vecchie tv, frigo o mobili, si pagherà caro: 250 euro. Stessa sanzione (la vecchia era di 100 euro) per i proprietari di cani che girano senza i sacchetti per raccogliere gli escrementi. Sale invece a 500 euro la multa per gli incivili che abbandonano per strada per strada i rifiuti ingombranti. Sanzione identica anche per chi «sporca le strade alterandone le caratteristiche», rovesciando magari vernice in terra, e per i gestori degli esercizi pubblici che non tengono pulite durante l’attività o anche dopo l’orario di chiusura, le aree occupate da sedie, tavolini o fioriere. Prima gli esercenti pagavano 100 euro. Ora cinque volte di più. Lo stesso saranno costretti a versare i produttori o detentori di rifiuti speciali pericolosi (batterie auto, oli esausti, pneumatici, calcinacci) che non li smaltiscono secondo le norme stabilite dalla legge.
Norme severe anche per il volantinaggio. La distribuzione di manifestini deve essere eseguita con la consegna diretta nelle mani dei passanti. È vietato d’ora in poi lasciare, esporre o affiggere volantini in luoghi pubblici o aperti al pubblico, come le serrande dei negozi, i pali della luce, gli androni delle abitazioni private, i parabrezza o i lunotti delle autovetture. È vietata inoltre la pubblicità mediante il lancio di manifestini, per esempio dalle auto in corsa. La multa per i committenti della pubblicità sarà di 412 euro, per gli autori materiali della violazione di 50 euro.
Il Comune, insomma, fa sul serio. «Da subito ci aspettiamo un cambiamento di atteggiamento - spiega il sindaco Alemanno - ci sono le sanzioni, ma c’è soprattutto un appello ai cittadini. Dipende da loro portare Roma a un livello di pulizia paragonabile alle altre città europee».
A vigilare sul rispetto delle ordinanze provvederanno, oltre ai vigili urbani, anche gli agenti accertatori dell’Ama.

«Entro fine febbraio - assicura Panzironi - saliranno da 55 a 100. In campo anche un nuovo gruppo di accertatori del Nucleo decoro urbano del Comune, costituito da 64-96 unità. Le ordinanze saranno in vigore da lunedì 8 febbraio al 30 gennaio 2011».

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