Lusi, è caccia ai conti Blitz della Finanza a Palazzo Madama

Le Fiamme gialle cercano i conti Bnl della Margherita in Senato, ma i militi vengono fermati. Schifani: nessuna richiesta di accesso

Lusi, è caccia ai conti  Blitz della Finanza  a Palazzo Madama

Blitz, con gaffe, della Guardia di Finanza in Senato per acquisire la documentazione bancaria dei conti della Margherita. Perché ormai non è più un segreto che l’inchiesta su Luigi Lusi abbia imboccato una strada precisa, che va oltre l’appropriazione indebita di 13 milioni di euro da parte dell’ex tesoriere espulso per questo dal Pd. I magistrati della Procura di Roma vogliono verificare come sono stati utilizzati tutti i fondi del partito dopo il suo scioglimento, nel 2007. E per questo hanno dato mandato alle Fiamme Gialle di passare al setaccio non solo i bilanci, ma anche il conto corrente intestato a Democrazie e libertà presso la Bnl di Palazzo Madama.

Il caso è scoppiato quando ieri mattina gli uomini del nucleo tributario della Guardia di Finanza si sono presentati presso la filiale della Banca nazionale del Lavoro a Palazzo Madama per acquisire gli estratti conto del senatore Lusi ma sono stati bloccati perché privi dell’indispensabile mandato. È stato necessario spiegare ai finanzieri quello che sicuramente già sapevano, e cioè che era necessario rispettare una specifica procedura che, per le iniziative giudiziarie, prevede l’intervento della presidenza del Senato per accedere agli ambienti protetti dalle guarentigie parlamentari. Possibile che gli investigatori ignorassero le procedure? O forse, non avendo trovato prima quello che cercavano presso la sede centrale della Bnl, hanno tentato il colpaccio? Chissà.

Certo è che il presidente del Senato Renato Schifani è dovuto intervenire, attraverso il personale addetto alla sicurezza, per far rispettare le regole, chiedendo un parere alla Giunta per le immunità con una lettera informale inviata al presidente Marco Follini. «Come Giunta - ha detto Follini - non possiamo esprimerci su ipotesi astratte, cioè su atti che al momento non ci sono. Se e quando ci saranno documenti ufficiali forniremo una risposta che sarà contraddistinta dalla massima trasparenza».

Per ora, dunque, la Finanza è rimasta con un pugno di mosche in mano. Scaricata anche dalla Procura. Per cercare di placare per quanto possibile il clamore suscitato dal mancato blitz a Palazzo Madama, infatti, il procuratore reggente Giancarlo Capaldo si è affrettato a diramare una nota studiata ad hoc in cui sostiene di «non aver mai disposto l’esecuzione dell’atto all’interno del Senato» ma l’«acquisizione di documentazione bancaria presso la Bnl Spa relativa al conto corrente intestato a Democrazia e libertà». Presso la sede centrale della banca, dunque, non in quella di Palazzo Madama.

Appena saputo che la polizia giudiziaria delegata «aveva preso contatto preliminare con il responsabile dell’Ufficio questura del Senato» la Procura avrebbe disposto «l’immediata sospensione dell’attività». Un incidente diplomatico da attribuire unicamente alla Finanza, dunque, a dir degli inquirenti. La spiegazione, però, non soddisfa Emanuele Fiano, responsabile Sicurezza del Pd, che chiede chiarimenti alla Finanza: «È quantomeno sorprendente che la Procura non fosse a conoscenza della necessaria richiesta di accesso».

In mattinata le Fiamme Gialle si sono recate anche negli uffici del Pd, un tempo della Margherita, in via Sant’Andrea delle Fratte, chiedendo di avere accesso alla documentazione contabile relativa al periodo in cui Lusi è stato tesoriere del partito.

La testimonianza dei tre revisori dei conti che lunedì hanno svelato ai pm di aver scoperto - dopo aver loro stessi certificato la regolarità del bilancio della Margherita - che i conti risultavano alterati dal 2009, quindi immediatamente dopo la nascita del Pd, e che oltre ai 13 milioni di euro ammessi da Lusi nel bilancio del 2007 ci sarebbero uscite in nero per altri 600mila euro, ha dato nuovo impulso alle indagini, alimentando i sospetti dei pm e i veleni tra ex compagni di partito ormai sull’orlo di una crisi di nervi.

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