«Made in tomorrow», la scienza dietro le quinte

In Triennale l’evoluzione del sapere riletta attraverso inusuali linguaggi, come quello del teatro. Tante le iniziative dal 14 al 18 maggio

Come quelle del 1848, saranno anch'esse «cinque giornate». Forse meno epiche, ma non meno importanti, perché mirano a divulgare la cultura scientifica in Italia. Si terranno tra il 14 e il 18 maggio alla Triennale, e si intitolano Made in tomorrow - Ricerca, innovazione, conoscenza. L'evento è organizzato dalla Triennale stessa in collaborazione con Banca Intesa Sanpaolo e con il Gruppo 2003: tra convegni, spettacoli teatrali e approfondimenti serali, tutti allestiti nello Spazio Aulenti, sarà realizzata una grande panoramica sull'evoluzione del sapere e della scienza, analizzando il rapporto tra questa e le arti umanistiche.
«In un periodo in cui il mondo culturale dà molta importanza ai festival dedicati a discipline non letterarie o artistiche, pensiamo sia necessario fare un punto preciso della situazione in cui versa il settore scientifico in Italia», dice Davide Rampello, presidente della Triennale. «Per approfondire dovutamente abbiamo quindi pensato di allargare l'analisi del tema coinvolgendo altri linguaggi». Nello specifico, quello del teatro. Due degli elementi che costituiscono Made in tomorrow sono spettacoli, uno dei quali dedicato ai bambini: Che scienziato sei? Più che una pièce, si tratta di un percorso teatrale che intende coinvolgere i più piccoli anche nell'esperienza pratica dell'esperimento scientifico. L'alto, Le orme del sapere, racconta le tensioni creative di giganti quali Lucrezio, Pascal, Babbage e Einstein. Entrambi si terranno di pomeriggio. Gli altri appuntamenti della manifestazione escono invece da un quadro ludico per affrontare la realtà, tutt'altro che facile, del mondo scientifico italiano. Come osserva Silvio Garattini, direttore dell'istituto farmacologico Mario Negri di Milano, «su mille lavoratori solo 2,7 in Italia sono ricercatori, a fronte dei 5,1 in Europa; e la loro età media è superiore ai 50 anni». Garattini sarà uno dei relatori dei seminari serali, i Mastersoir, dedicati a singoli problemi di natura scientifico e sociale. Al mattino, invece, spazio agli incontri con esperti per parlare di ricerca, salute, ambiente e risorse alimentari. L'intera giornata inaugurale sarà dedicata al convegno La ricerca tradita, in cui verrà presentato l'omonimo libro curato dal Gruppo 2003, associazione di scienziati italiani tra i più citati nelle pubblicazioni internazionali. «Il libro amplia i concetti già esposti in un Manifesto per la ricerca che abbiamo presentato all'allora presidente Ciampi», dice Tommaso Maccacaro, astrofisico (dirige l'Osservatorio di Brera) e membro del gruppo.

«Continuiamo a esprimere insoddisfazione e preoccupazione per come è trattata la scienza in Italia. Ma continuiamo anche a pensare che essa costituisca un bisogno culturale primario, e che per questo debba essere quanto mai accessibile a tutti».

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