Palermo - Il papello originale è stato consegnato da Massimo Ciancimino ai pm Antonio Ingroia, Nino Di Matteo e Paolo Guido. La notizia è stata confermata dallo stesso Ciancimino, che ha dato ai magistrati il contenuto della cassetta di sicurezza della banca del Liechtenstein. Agli atti sono finiti 50 documenti. Ciancimino, figlio dell’ex sindaco di Palermo Vito, ha consegnato il documento originale con l’elenco di richieste avanzato dai mafiosi allo stato per terminare, subito dopo il ’92, la strategia stragista di Cosa nostra. Il documento, che contiene i 12 punti con le richieste di Cosa nostra e già consegnate in fotocopia qualche giorno fa, è stato consegnato nelle mani del procuratore aggiunto Ingroia e dei pm Guido e Di Matteo, che indagano sulla cosiddetta trattativa.
"Mi sono tolto un peso" "Adesso - sottolinea Ciancimino - spetta alla magistratura stabilire l’originalità del documento. Io ho solo fatto il mio dovere". Ciancimino junior si è presentato spontaneamente in procura. Alla consegna del papello i pm gli hanno rivolto alcune domande. Consegnati anche altri documenti importanti, una cinquantina di fogli in tutto, tra cui una lettera del padre, Vito Ciancimino in cui spiega perché fu tradito il giudice Paolo Borsellino e perché l’ex sindaco di Palermo venne arrestato nel dicembre del ’92 poco prima dell’arresto del boss mafioso Totò Riina.
Il papello originale sarebbe stato conservato in questi anni in una cassetta di sicurezza in Liechtenstein. "Mi sono tolto un peso...", ha detto Ciancimino uscendo dal palazzo di giustizia, accompagnato dal suo legale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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