Mafia, maxi operazione di poliziotti e agenti Fbi: 26 arresti in Usa e Sicilia

Sco, squadra mobile di Palermo e Fbi: maxiblitz contro Cosa Nostra. Smantellata la famiglia di Santa Maria di Gesù di Palermo. Sei arresti negli Stati Uniti tra New York e Miami. Gli indagati in totale sono 26. Sequestrate armi e il libro mastro delle estorsioni

Mafia, maxi operazione 
di poliziotti e agenti Fbi: 
26 arresti in Usa e Sicilia

Palermo - Maxiblitz congiunto. In Sicilia e negli Stati Uniti. Un’operazione antimafia condotta dagli uomini del Servizio operativo centrale (Sco) della polizia, della squadra mobile di Palermo e dell’Fbi è in corso in Italia e negli Stati Uniti. Diversi gli arresti effettuati sia in Sicilia sia negli Usa. L’operazione, denominata "Paesan Blues", è stata coordinata dalla procura di Palermo che ha emesso provvedimenti di fermo nei confronti di 20 indagati accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, riciclaggio, estorsione, tentato omicidio, traffico di droga e altro. Le indagini hanno consentito di azzerare la famiglia di Santa Maria di Gesù di Palermo e le sue ramificazioni negli Stati Uniti.

Arresti negli Usa E' stata colpita la famiglia di Santa Maria di Gesù proiettata a sviluppare interessi oltreoceano, a New York e Miami, dove sono stati effettuati sei importanti arresti per gravi reati. Le indagini sono state condotte dagli investigatori dell'Fbi, dello Sco e della mobile di Palermo che hanno lavorato in sinergia per oltre due anni. In totale sono 26 gli indagati tra Italia e Usa. Sequestrate anche armi e documenti.

Il libro mastro È ancora il racket delle estorsioni la principale fonte di reddito dell’organizzazione mafiosa: la conferma dell’importanza delle estorsioni per l’economia delle cosche arriva dall’indagine congiunta di polizia ed Fbi che ha portato a 26 arresti tra la Sicilia e gli Usa. Nel corso dell’indagine gli investigatori hanno trovato una prova importante della gestione del racket da parte della famiglia di Santa Maria di Gesù: una sorta di libro mastro con l’indicazione delle vittime del pizzo e delle cifre pagate all’associazione mafiosa. A casa del cassiere della cosca è stato sequestrato anche del denaro che, secondo gli inquirenti, sarebbe il frutto del taglieggiamento. Nei confronti di chi si rifiutava di pagare l’organizzazione reagiva con attentati e danneggiamenti. Dure le sanzioni adottate anche nei confronti di chi non si adeguava alle decisioni della cosca: è il caso di Gioacchino Stassi, un pregiudicato ferito a colpi di arma da fuoco nel 2009.

Vecchi boss nella cupola Le cosche palermitane, decimate dagli ultimi arresti, tentano di riorganizzarsi. E ai vertici tornano boss storici. È una delle circostanze emerse dall’indagine. Al centro dell’inchiesta la "famiglia" di Santa Maria di Gesù tornata sotto la guida di Gioacchino Corso, e del fratello Giampaolo, entrambi arrestati. A eseguire le disposizioni dei due boss altri due esponenti di vecchia data dell’organizzazione mafiosa come Giuseppe Lo Bocchiaro, condannato per l’omicidio di Pietro Marchese, assassinato nell’82 mentre era detenuto all’Ucciardone, nell’ambito della guerra di mafia.

A Pietro Pilo, uomo di fiducia del boss storico Cosimo Vernengo, con cui ha gestito importanti traffici di droga, era stata assegnata invece la gestione della cassa dell’organizzazione. Il ritorno al vertice dei vecchi boss era una circostanza già segnalata dai Servizi segreti nell’ultima relazione al parlamento.

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