"Fermo nave illegittimo". Così i giudici danno ragione alla Ong tedesca

Il caso è quello della Alan Kurdi, fermata a Olbia a ottobre 2020. Secondo i giudici del Consiglio di Stato, infatti, alla nave si applicavano solo i requisiti dello Stato di bandiera, quindi la Germania

"Fermo nave illegittimo". Così i giudici danno ragione alla Ong tedesca
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Nel giorno della parola alla difesa, a Palermo, per il processo Open Arms che vede imputato Matteo Salvini per rifiuto di atti d'ufficio e sequestro di persona, non solo è arrivata la decisione del tribunale di Roma, che non convalida il trattenimento in Albania, ma anche quella del Consiglio di Stato sul caso della nave Alan Kurdi della Ong Sea-Eye, destinataria di un provvedimento di fermo emesso dall'Autorità portuale di Olbia nel 2020. Il ministro dell'interno del governo Conte II era Luciana Lamorgese e la nave era stata fermata il 9 ottobre di quattro anni fa, dopo che le autorità avevano riscontrato presunte carenze in un controllo portuale durato otto ore.

Tuttavia le autorità spagnole e tedesche, spiega la Ong, avevano precedentemente certificato la nave battente bandiera tedesca come "operativa" dopo diverse settimane nel cantiere navale. Per il giudice del Consiglio di Stato alla nave andavano applicati solo i requisiti dello Stato di bandiera. "Lo Stato di approdo, in questo caso l'Italia, può intervenire solo in casi eccezionali (ad esempio in caso di pericolo per la vita e l'ambiente). Le carenze riscontrate durante l'ispezione non contraddicevano i certificati di sicurezza e classificazione rilasciati dallo Stato di bandiera tedesco", riferisce la Ong, riportando i passaggi della sentenza.

Il giudice, aggiungono dall'organizzazione tedesca che proprio in queste ore ha ricevuto quasi 1000 euro da un deputato tedesco, soldi che verranno usati per la missione in partenza nel Mediterraneo centrale, "ha anche riconosciuto la situazione di emergenza creata dal salvataggio di 133 persone in difficoltà in mare". Questa, sottolineano, "è un'importante vittoria per Sea-Eye, eppure sembra un'amara sconfitta". A seguito di quel fermo, la nave Alan Kurdi venne dismessa dalla Ong e ora pretendono di avere un risarcimento economico: "Faremo causa al ministero responsabile per danni finanziari e continueremo a combattere le politiche repressive dell'Italia in mare e nei tribunali", ha dichiarato Gorden Isler, presidente di Sea-Eye.

Continuano le battaglie delle Ong tedesche contro l'Italia, qualunque sia i governo. Il fermo nave è stato effettuato con un governo a maggioranza M5s-Pd, gli stessi partiti che oggi usano le Ong come piede di porco per ribaltare il governo Meloni democraticamente eletto.

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