IL SORPASSO. Non accadeva dalla nona giornata, di vedere Sir Alex Ferguson in vetta alla Premiership. Il luogo che più gli compete, dato che il tecnico del Manchester United in oltre vent'anni ha spesso occupato il primo posto in classifica. I Red Devils, complice anche il rinvio del match del Chelsea - impegnato in FA Cup -, ora guidano infatti il campionato inglese dopo la vittoria per 1-0 a Wolverhampton. Un successo risicato ottenuto a un quarto d'ora dal termine grazie a un gol di Scholes e grazie all'imprecisione dei Wolves, capaci di sbagliare il gol del pareggio da due passi nel recupero. Lo United sale così a 63 punti, staccando di due lunghezze la coppia londinese formata da Chelsea e Arsenal, fermi a 61 (ma i Blues di Ancelotti hanno una partita in meno). Non tutte rose e fiori, però, per Ferguson: dopo le polemiche sull'utilizzo eccessivo di Rooney nell'amichevole tra Inghilterra ed Egitto (l'attaccante non ha giocato a Wolverhampton perché affaticato ma dovrebbe farcela per il Milan), il tecnico scozzese perde per infortunio Wes Brown fino al termine della stagione.
ARSENAL SENZA PAURA. Nonostante le rotonde e pesanti sconfitte patite sia contro il Manchester sia contro il Chelsea, l'Arsenal di Wenger continua a rimanere agganciato al treno della vetta. La vittoria per 3-1 sul Burnley (gol di Arshavin, Walcott e del sempre più insostituibile Fabregas) lancia i giovani Gunners a quota 61 e li candida a un ruolo da protagonisti fino alla fine del torneo.
INCIAMPO ZOLA. Perde invece una gara casalinga determinante per la salvezza il West Ham di Gianfranco Zola. Gli Hammers vengono fermati per 2-1 dal Bolton e a nulla serve la rete dell'ex livornese Diamanti, ormai idolo di Upton Park.
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