Un «manifesto» per dare a Roma la leadership Ue della sostenibilità

È realtà il «manifesto» per la sostenibilità ambientale redatto dall’assessorato all’Ambiente di Roma Capitale. A illustrare il documento sono stati il sindaco Gianni Alemanno e l’assessore Marco Visconti, alla presenza anche del ministro dell’Ambiente, Corrado Clini. Il «manifesto» si rivolge ai principali attori commerciali, industriali ed economici che hanno raccolto l’appello del Campidoglio a realizzare azioni concrete per la sostenibilità del territorio. Diffuso a ottobre, il «manifesto» ha già ricevuto l’adesione di 40 aziende che operano nei settori di economia, servizi, commercio e industria per un fatturato superiore a 90 miliardi.
Le adesioni, in particolare, sono state accompagnate prevalentemente da proposte per la mobilità elettrica e a basso impatto, ma non sono mancati gli impegni per la riduzione a monte dei rifiuti, l’introduzione di colonnine di ricarica, per la piantumazione di alberi e, più in generale, per l’adozione di sistemi innovativi di produzione.
Tra le aziende che hanno accettato questa sfida troviamo anche Banca d’Italia, Bnl, Telecom Italia, Wind, Nissan e Vodafone.

Il processo per Roma sostenibile è stato avviato con la redazione del Paes, il Piano d’azione per l’energia sostenibile, che descrive i principali settori di intervento e le azioni da realizzare entro il 2020. «Roma non avrà le Olimpiadi - ha osservato Clini - ma con questo “manifesto” si mette al top delle iniziative europee per lo sviluppo di sistemi per la sostenibilità urbana».

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