La coperta è corta e lo sanno sia il ministro Tria che Lega e M5S. Domani verrà presentata la nota di aggiornamento al Def e entro il 20 ottobre la legge di Bilancio approderà in Parlamento. Da oggi fino a quel giorno la maggioranza e il governo dovranno trovare le coperture per il reddito di cittadinanza, per la quota 100 sulle pensioni e per la flat tax. Oggi Tria ha confermato che ci saranno tutte e tre le misure “simbolo” dell’esecutivo gialloverde. Ma avranno delle conseguenze. Forse sulle detrazioni fiscali.
Secondo quanto scrive il Corriere, si fa avanti l’ipotesi di un taglio lineare alle detrazioni fiscali. Una mannaia non indifferente su spese mediche e interessi del mutuo.
Le detrazioni del 19% sulle spese mediche, quelle sulle spese per l’università dei figli e quelle sugli interessi del mutuo sulla prima casa potrebbero crollare al 19% al 17%. Non poco. Certo, gli effetti si vedranno solo dal 2020, visto che riguarderà le dichiarazioni fiscali del 2019. A conti fatti permetterebbe allo Stato di mettere da parte un miliardo di euro da stornare su flat tax e reddito di cittadinanza.
In più, scrive sempre il Corriere, potrebbe aumentare anche la franchigia e penalizzare gli assegni pensionistici con un –0,5 o –1,5% per ogni anno di pensione anticipata prima dei 67 anni previsti oggi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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