ADDIO TAPIE. Dopo 18 anni l'Olympique Marsiglia torna a vincere il campionato francese. Era dai tempi dello squadrone presieduto dal discusso Bernard Tapie e impreziosito dai gioielli Desailly, Boksic e Deschamps che i marsigliesi non vincevano la Ligue1. Ora, proprio con in panchina quel Deschamps scaricato in malo modo dalla Juventus, l'OM torna a gioire. Lo fa a sorpresa, dopo che per quattro quinti della stagione il titolo era sembrata una sfida tra il Bordeaux e l'avversario di turno. Prima il Lione, poi il sorprendente Montpellier, infine l'Auxerre. Ma dopo il crollo primaverile dei Girondins, schiantati sul finale di una stagione che li aveva visti protagonisti su tutti i fronti, era rimasto solo l'Auxerre a contendere il titolo all'Olympique. Fino al trionfo di ieri.
VELODROME IN FESTA. Paradossalmente, se il Marsiglia ha potuto festeggiare con due giornate di anticipo è anche grazie al Lione, che ha saputo rimontare e piegare l'Auxerre secondo in classifica. Il resto l'ha fatto la squadra di Deschamps, che contro il Rennes ha vinto con un secco 3-1 (Heinze su punizione, Niang e Lucho Gonzalez) e portato a 8 punti il vantaggio su Auxerre e Lilla (2-0 a Tolosa e secondo posto acciuffato in extremis).
I PROTAGONISTI. La forza del Marsiglia, quest'anno, è stata soprattutto nella preparazione. Quella che aveva imballato le gambe in autunno, permettendo al Milan di vincere al Velodrome in Champions League e facendo scivolare i Phoceens in Europa League. Quella preparazione ha consentito ai ragazzi di Deschamps di inanellare tre mesi di campionato senza sconfitte (l'ultima a Montpellier, il 30 gennaio). Una rimonta irresistibile che ha avuto in Niang (capocannoniere a 16 reti insieme a Gameiro del Lorient) il suo grimaldello. L'OM per ora non ha il miglior attacco (Lilla, 68 gol) e non ha la miglior difesa (Auxerre, 28 reti incassate), ma ha dalla sua un rendimento piuttosto costante, con sole 5 sconfitte in stagione. E anche se il suo bottino di gol è stato di sole 5 reti, sono in molti a concordare sul fatto che questo titolo sia soprattutto merito di Lucho Gonzalez, il centrocampista argentino acquistato dal Porto in estate che in stagione ha firmato la bellezza di 11 assist.
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