Martedì il sì della Ue a Tremonti

da Milano

L'appuntamento è per la settimana prossima. Martedì 10 gennaio il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, volerà a Bruxelles per incontrare il commissario Ue agli Affari economici e monetari, Joaquin Almunia, pronto a illustrare tutti i dettagli della Finanziaria 2006. E sempre martedì è prevedibile che la Commissione europea ufficializzi il proprio «via libera» alla manovra di bilancio di quest'anno, dopo che, nei giorni scorsi, gli esperti di Bruxelles avevano già dato il loro «nulla osta» tecnico agli interventi sul deficit pubblico varati dal governo. Per sancire anche pubblicamente l'intesa Tremonti e Almunia avranno un incontro congiunto con la stampa. Che la strada fosse in discesa era stato del resto anticipato dallo stesso Almunia. All’inizio di dicembre, il commissario si era sbilanciato in un giudizio favorevole sulla manovra: «continuiamo a ricevere dettagli e penso che le cose vadano nella buona direzione. Spero che alla fine potremo dare un giudizio positivo, in linea con la raccomandazione dell'Ecofin». Il Consiglio dei ministri finanziari aveva chiesto all'Italia, nel mese di luglio del 2005, di tagliare il rapporto deficit-pil 2006 al 3,8% (dal 4,3% previsto dell'anno scorso). Lo stesso Almunia aveva poi aggiunto di avere fissato un appuntamento a gennaio con il ministro dell’economia Giulio Tremonti per valutare l'impatto delle misure correttive del deficit sui conti del 2006. «Al termine della riunione spero che sia Tremonti che io potremo darvi buone notizie», aveva detto Almunia. Il copione quindi, a meno di imprevedibili colpi di scena, si avvia ad essere rispettato.

Il governo italiano, in realtà, avrebbe avuto tempo fino al 12 gennaio per presentare le misure anti-deficit, ma il plico contenente sia la Finanziaria ormai approvata dal Parlamento, sia il Programma di stabilità dell'Italia, aveva preso la via di Bruxelles già poco prima di Natale. Costringendo così i tecnici di Almunia gli straordinari nel periodo delle vacanze.

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