Il giorno in cui il Capo dello Stato Sergio Mattarella conferisce a Roberto Fico il mandato esplorativo (il secondo dopo quello affidato a Elisabetta Casellati), chiedendogli di verificare la possibilità di formare un governo tra M5S e Pd, si fa sentire il segretario reggente dei Democratici, Maurizio Martina, che parla da Trieste, dove si trova per un incontro elettorale (domenica si vota per le Regionali in Friuli Venezia Giulia).
"È da 50 giorni - osserva Martina - che ci dicono 'facciamo tutto subito, facciamo tutto nuovo, facciamo tutto presto, sarà di cambiamento'. Cinquanta giorni da Prima Repubblica, ma magari avessimo la qualità da Prima Repubblica... Raccontano una storia che non c’è, se la cantano e se la suonano tra di loro e continuerà così".
Poi rifila una stoccata al centrodestra: "Usa le elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia per arrivare a Palazzo Chigi. Trovo vergognoso che i leader del centrodestra pensino alle questioni nazionali invece che ai problemi e al futuro di questa comunità". Secondo il segretario del Pd "è una mancanza di rispetto per i cittadini di questa regione. Noi non utilizziamo queste elezioni per regolare i conti a Roma, ma abbiamo a cuore il futuro del Friuli Venezia Giulia. Abbiamo fatto tanto negli ultimi cinque anni e c'è ancora molto da fare, mi auguro che gli elettori scelgano e votino per il Friuli Venezia Giulia, per il loro destino e le loro prospettive".
Martina ha fortemente criticato l'accordo tra le regioni del Nord firmato nei giorni scorsi. "La vostra storia non è la Padania - afferma - e un'omologazione nordista sarebbe un ripiegamento per il Friuli Venezia Giulia. Questa regione deve pensare a uno sviluppo del suo territorio accettando la sfida della globalizzazione, non guardando alla frontiera come un muro ma come possibilità di aprire gli spazi". Per il numero uno democratico "è una sfida tosta in tempi difficili per noi ma la partita è aperta e bisogna giocarla fino in fondo portando le nostre idee e le nostre proposte contro gli slogan semplicistici degli avversari".
Marcucci: "Ascolteremo Fico ma le distanze sono marcate"
"Non ci sono le condizioni minime per una
maggioranza politica tra Cinque Stelle e Pd - afferma il capogruppo del Pd a Palazzo Madama, Andrea Marcucci -. Ascolteremo il presidente Fico con la dovuta attenzione, ma per noi le distanze sul programma restano molto marcate"- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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