Maturità, gli studenti schedano i prof su internet

Giuseppe De Bellis

I trucchi, d’accordo. Ma non solo quelli. Con la maturità alle porte gli studenti vanno a caccia di ogni tipo di informazione. Sanno quali sono le materie che dovranno studiare con maggior attenzione, conoscono i professori interni che li interrogheranno, conoscono il nome del commissario esterno, la persona che fa più paura, proprio perché è uno sconosciuto e dunque una mina vagante: potrebbe chiedere cose che non sono mai state studiate, potrebbe mettere i ragazzi in soggezione. Il mensile Focus in edicola oggi affronta proprio questo problema. E riporta i consigli su come riuscire a farcela.
I commissari schedati
Per chi fa la maturità, l’elenco dei commissari esterni è nel sito del ministero (www.istruzione.it/applicazioni/commissioniesame/commissioni.shtml). Una volta individuato il proprio commissario navigando in rete è possibile sapere tutto su di lui. Ecco il trucco. Si prende il nome e cognome del commissario e si va a caccia di informazioni. Se il commissario è tale Tiziana Rossi, docente di latino e greco al liceo Gandhi di Casoria (Napoli), per sapere com’è, se siete fortunati basta andare al sito www.studenti.it/superiori/prof/, in cui uno sconosciuto allievo della prof ha compilato la scheda. Secondo lui Tiziana Rossi è severissima (voto 5 in una scala da 1 a 5) e molto formale (4). Scoprite anche quali domande vi farà: «... traccia il profilo psicologico di Teseo (o Oreste o Eracle) all’interno dei tragediografi del V secolo a. C.». Se invece il commissario è tale Pasquale Rossi, che insegna tecnica turistica all’Einaudi di Roma, non è severo e neppure molto formale. Un altro ignoto studente sostiene che «è un angelo di professore. Molto preciso e amante del suo lavoro, molto vicino agli studenti... È probabile che chieda qualcosa su itinerari o sulla storia del turismo».
Preparati, anche fingendo
Anche se non lo siete - dice Focus - dovete cercare di sembrare preparati. Se i professori vi avessero voluto bocciare l’avrebbero fatto prima. «Anche il membro esterno si trova di fronte 20-25 facce nuove, e non è attentissimo», dice Marco Paret, esperto in programmazione neuro-linguistica e formazione. «Se ci si comporta come se tutto l’anno si fosse stati i primi della classe, si potrebbe riuscire a convincere il membro esterno che è così».
I trucchi hi-tech
Nel copiare siamo entrati nell'era dell'hi-tech. Ma per gli studenti meno pratici di nuove tecnologie basta anche una «penna cinese», o un’auricolare, o un cellulare. O anche un paio di occhiali o un microscopico auricolare. I divieti ci sono, ovviamente, ma non bastano. Tra le tante opzioni che la tecnologia offre c'è solo l'imbarazzo della scelta, come dimostrano alcuni giovani intervistati da Focus, che, fieri dei nuovi espedienti, spiegano come utilizzare questi nuovi strumenti. Mentre prima per barare ad una prova d'esame bisognava munirsi di rotoli di carta e versare fiumi d'inchiostro, ora, per copiare esiste la penna cinese, in vendita su Internet a 20 euro. È di ultima generazione e consiste in un foglio di plastica sul quale attaccare gli appunti scritti in piccolo, che sono così agevolmente disponibili. Più successo ha avuto il kit da 007: ne sono stati venduti 7mila pezzi a 15 euro l'uno. È fatto di due penne, una a punta sottile che scrive con inchiostro invisibile, per tappezzare gli appunti di qualsiasi vocabolario; l'altra, è una biro normale, ma premendo un pulsante emette un raggio ultravioletto che rende visibili gli appunti.
Compiti al Bluetooth
Lo strumento più amato dai ragazzi, è il cellulare e, anche se durante le prove di maturità non si possono portare a scuola i telefoni, durante i compiti in classe ci si può organizzare grazie agli sms. Uno studente, godl3ss, spiega a Focus che basta avere una connessione Umts o Gprs per connettersi a un qualsiasi motore di ricerca e navigare in Internet, per trovare tutto quello che serve. E se in classe non è possibile navigare, ci sono sempre le toilettes. Morten87 propone invece l'uso del sistema Bluetooth. Chi possiede uno smartphone con telecamera di qualità almeno 1,3 megapixel, può infatti fotografare il compito e inviarlo via mms a chi può svolgerlo e dettarlo grazie anche un microscopico auricolare invisibile.

Ci si può dotare perfino di una microscopica telecamera, occultata negli occhiali: l'alleato dello studente saprà quindi in tempo reale il testo dell'esame, ne cercherà lo svolgimento su Internet e lo detterà all'amico.

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