Tra maxiyacht e derive da 4mila euro

«Dalla spedizione dei Mille al Salone nautico: 150 anni di imprese sul mare». C’è anche Garibaldi (in mostra) al Salone di Genova, affascinato sia dalle ammiraglie «Aifos» per il motore - 50 metri di Cbi Navi che pare costi 30 milioni di euro - e «Comet 100rs» per la vela - 31 metri di Comar Yachts - sia dalle derive da 4mila euro.
La nautica, in una delle stagioni più difficili, non si arrende e lancia un nuovo modo di andare per mare: meno esibizionista e più rispettoso dell’ambiente: barche non più maxi, ma sicure, confortevoli, tecnologiche e risparmiose.
I costi di gestione non sono più un’appendice, ma il vero problema. Da questo punto di vista, la vela, ecologica per natura, è sempre stata un passo avanti. I cantieri quindi hanno dovuto lavorare sull’abitabilità cercando soluzioni razionali. Abbassando le lunghezze sono nati circa 40 nuovi modelli, numero impensabile alla vigilia del Salone. Di seguito una sintesi delle principali novità.

Vela Straniere di grande affidabilità per crociere in Mediterraneo come Oceanis 45’, Dufour 335 GL, Salona 38’, Hanse 495 ed Elan Impression 394. O scafi oceanici come Baltic 62’, Amel 55’ ecc.
Le proposte made in Italy? Hanno un tocco in più... In cima alla lista Advanced 66’, Grand Soleil 39’, Comet 100’, Frers 64’, Solaris One 37’. Vale la pena anche dare un’occhiata al Mattia 52’ che esprime bene la via italiana ai multiscafi da crociera, settore in discreta crescita, e all’XP44 che inaugura la gamma Performance di X-Yachts.

Motore Sul fronte motore, è evidente come la crisi abbia creato una nuova generazione di armatori. Che cercano più modulabilità negli interni (soprattutto su barche sotto i 50 piedi), esigono la massima semplicità per goderla senza problemi e cominciano a pensare che andare piano, e magari con potenze più contenute, sia tutt’altro che una diminutio.
Ovviamente, non è che siano scomparse le barche veloci o ispirate alla filosofia tradizionale, ma il cambiamento è in atto. Basta guardare il settore open con i modelli più grandi: il nuovo Pershing 74’ (open un po’ particolare), Itama 62’ (anteprima mondiale,rivisitazione del celebre FiftyFive, sportivo e grintoso), Fiart 58’ Epica, Atlantis 58’, Uniesse 55’ Sport, MD 51’ Cruiser.
Chi considera il design un must irrinunciabile e ama i fly si troverà di fronte lo stesso ridimensionamento delle misure, ma barche fuori dal comune. Ferretti - presente con 22 barche - espone il 720 e il 690. Azimut (24 barche) il 45’ e sei novità tra cui gli Azimut 38’, 60’ e 62S Italia. Quindi, Monte Carlo Yachts 65’, Cranchi Fifty8 Fly (il cantiere di Piantedo porta a Genova altre tre novità dopo il successo riscosso a Cannes: M40 Soft Top, M35 Soft Top e 30 Endurance).
E ancora: Sessa Fly 45’, Austin Parker 54’, Absolute 40’. Fermo restando che non mancano superyacht come Azimut 88’ My 2011, Azimut Grande 100’, Benetti Crystal 140’, Ferretti Custom Line 100’e Jaguar 80’.
Navette Questo segmento merita più attenzione. Considerate, a torto, come «le barche che vanno piano», in realtà migliorano di anno in anno. Per rendersi conto del progresso tecnico ed estetico di queste barche basta vedere da vicino modelli come Greenline 70’, Apreamare Maestro 56’ e Maine 640 dei Cantieri Estensi.
Daycruiser Validi esempi di questa filosofia - che pretende che stile e funzionalità viaggino sempre più a braccetto - Rio Yachts Espera e Bluegame 40’.
Gommoni Stop alle esagerazioni e più attenzione alle motorizzazioni, ovviamente in chiave ecologica.

Le novità? Pirelli PZero 1100, Sacs Strider Jaguar, Zar Formenti Mako 68, Magazzù MX-11 Coupé T-Top e Capelli Tempest 700 Top.
Ci si può divertire tanto senza spendere un capitale. Fermo restando che il bello del Salone di Genova è proprio la possibilità di vedere, scegliere e acquistare modelli per tutte le tasche.

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