La "Messa Arcaica" note di Battiato in Duomo. "Kyrie per meditare"

L'opera sacra venne eseguita trent'anni fa ad Assisi Il direttore Ballista: "Una emozione oltre l'estetica"

La "Messa Arcaica" note di Battiato in Duomo. "Kyrie per meditare"
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La musica sacra di Franco Battiato, un capolavoro da riscoprire. A tre anni dalla scomparsa del visionario cantautore e compositore che ha segnato la musica, la poesia e l'arte in Italia, la Fondazione «Franco Battiato», recentemente istituita su iniziativa della presidente Grazia Cristina Battiato, nipote del celebre artista, inaugura le proprie attività. Lo fa domani, nel cuore di Milano, nel Duomo, che dalle ore 20 ospita la «Messa Arcaica» per soli, coro e orchestra - scritta da Franco Battiato - a trent'anni dalla sua prima pubblicazione discografica. Un lavoro che, rispetto alla produzione pop dell'autore, è assai meno conosciuto. Uno degli esempi più alti del legame che Battiato aveva con la spiritualità e i temi legati al sacro (nel senso più ampio del termine).

«Quando conobbi la partitura della Messa Arcaica che Battiato mi aveva consegnato nel 1993 richiedendomi di dirigerne la prima esecuzione ad Assisi ne fui colpito, in particolar modo del Kyrie - dice il pianista-direttore d'orchestra Antonio Ballista - La stessa emozione la provai nelle repliche dell'opera, rendendomi conto che il Kyrie era la chiave di volta dell'intera composizione musicale». Un'emozione che, ben oltre la percezione del valore estetico - continua il musicista - «conduceva a un profondo stato auto-consapevolezza. Seppi poi che Franco, prima di iniziare le sue meditazioni, si metteva proprio in ascolto del Kyrie della sua Messa Arcaica». Ma ecco un po' di storia e la struttura, completa.

Quest'opera liturgica, eseguita per la prima volta negli anni Novanta nella Basilica Superiore di Assisi e registrata l'anno successivo, risuonerà attraverso le navate del Duomo, nelle sue partizioni classiche («Kyrie», «Gloria», «Credo», «Sanctus» e «Agnus Dei») promettendo una serata, per il pubblico, di intensa emozione e spiritualità, «fedele al ricco lascito del maestro».

Gli interpreti di questa rappresentazione sono il Coro da Camera di Torino diretto da Dario Tabbia e l'Orchestra da Camera Canova sotto la guida di Antonio Ballista, Carlo Guaitoli al pianoforte e Angelo Privitera alle tastiere e alla programmazione, le voci di Lorna Windsor, mezzosoprano, e Giovanni Caccamo nel ruolo che fu dello stesso Battiato.

«La messa arcaica quest'anno compie trent'anni, un album a cui mio zio era molto affezionato e mi sembrava il giusto modo di celebrare questa opera così spirituale in un contesto unico come il Duomo di Milano - afferma Cristina Battiato, nipote del musicista siciliano - La Fondazione avrà il compito di rendere omaggio a mio zio affinché la sua opera possa continuare ad ispirare le future generazioni come ha fatto con quelle passate».

Il concerto, organizzato da Imarts - International Music and Arts, con il sostegno della Fondazione Franco Battiato Ets, è stato reso possibile grazie all'ospitalità della Veneranda Fabbrica del Duomo con la sua Cappella Musicale e del Capitolo Metropolitano di Milano.

L'evento vuole commemorare Franco Battiato come punto di riferimento culturale, unendo musica, spiritualità e storia in un contesto unico. Questo concerto rende omaggio a uno degli artisti più eclettici, la cui opera ha ispirato e continua a ispirare tutti.

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