L'analisi di Giuliacci sul cambiamento climatico: "La green economy in Ue non è la soluzione"

Il metereologo Mario Giuliacci spiega che le alluvioni di questi giorni dipendono dalla grande siccità che ha colpito l'Italia negli ultimi anni, ma avverte che auto e case green non saranno la soluzione

L'analisi di Giuliacci sul cambiamento climatico: "La green economy in Ue non è la soluzione"
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"Il maltempo che abbiamo visto in questa prima parte di maggio andrà avanti fino al 27 del mese. Per tutto il week-end continuerà a piovere su tutta l’Emilia-Romagna. Pioverà anche la prossima settimana, ma saranno piogge deboli e non preoccupanti". Il metereologo Mario Giuliacci è convinto che in Emilia il peggio è passato, ma "c’è qualche preoccupazione per i prossimi giorni per il Piemonte, la Calabria e il Nord della Sardegna, mentre in giugno il grande protagonista dovrebbe essere l’anticiclone africano".

Perché questo maggio sembra un po’ come novembre…?

“Noi siamo stati per due anni sotto siccità, a causa dei cambiamenti climatici. In Italia non si era mai verificata una siccità così lunga. Questo ha reso il suolo molto compatto e asciutto e, quindi, l’acqua non penetra e scivola via molto più rapidamente. Un terreno erboso, invece, consente di trattenere maggiormente l’acqua piovana. In Emilia Romagna, poi, ci sono stati venti in arrivo dai Balcani che erano perpendicolari all’Appennino romagnolo. Quando i venti incontrano una catena montuosa sono costretti a salire, ma salendo si raffreddano e condensano la loro notevole umidità. A Ferrara non ha piovuto perché non è a ridosso degli Appennini. Sono i torrenti appenninici che sono esondati in pianura. L’aria era molto fresca e, nello scorrere su un suolo molto caldo, diventa molto instabile e tende a dar luogo a piogge e temporali tanto più è fresca. Attualmente siamo 5-7 gradi al di sotto della media, una cosa mai vista”.

Anche per il futuro dobbiamo aspettarci eventi simili e un clima tropicale?

“Certo. Nel futuro saranno più frequenti gli episodi di siccità che durerà anche 2-3 mesi. La causa sta nel fatto che la differenza di temperatura tra l’emisfero Nord e l’equatore si è ridotta di 7-8 gradi. Questo è il motivo per cui i ghiacci si stanno sciogliendo e il Polo Nord rischia seriamente di scomparire. In Italia la temperatura è aumentata di 3 gradi perché il Mediterraneo è un mare chiuso che non riesce a scambiare acque con l’Atlantico. Anche le masse d’aria fresca che entrano nel Mediterraneo, scorrendo su un mare molto caldo, tendono a dare molte piogge e ad assorbire molo più vapore degli anni passati. È tutta colpa del surriscaldamento globale”.

Che estate sarà?

"Avremo di nuovo un’estate di caldo record. L’estate del 2022 è stata la seconda estate più calda di sempre perché quella del 2003 detiene ancora il record, ma solo per un soffio. Negli ultimi 6 anni, eccezion fatta per il 2003, abbiamo avuto le estati più calde di sempre. È un trend climatico che, colpa o meno dell’uomo, non è destinato a cambiare".

Ma le case green, le auto green e misure simili possono effettivamente frenare il cambiamento climatico oppure comunque il fatto che Cina e India continuino a inquinare renderà vani gli sforzi dell’Ue?

"Questa è la comune preoccupazione. In Europa vogliamo fare i primi della classe, ma siamo 500 milioni e, anche se riuscissimo ad attuare la green economy entro il 2035, è ovvio che rimarranno anche 2-3 miliardi di persone del Sud-Est asiatico che vogliono prima finire di consumare il carbone. Serve solo per dare il buon esempio, ma poco servirà. Riusciremo a ridurre l’inquinamento di 1/6 e non basterà tanto è vero che, se si continuerà a immettere anidride carbonica nell’atmosfera, arriveremo a punto di non ritorno.

Io sono piuttosto pessimista perché è difficile che Cina e India decidano di cessare l’uso del carbone. Noi, in futuro, useremo molta energia fotovoltaica, prodotta con i pannelli solari prodotti in Cina con le centrali a carbone. È un gran bel paradosso…".

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