Pala in mano, olio di gomito e tanto sale. Camion che scorrazzano per la città a salare e lamare: il piano anti-neve è scattato con tutti i crismi, ma lo scivolone sul marciapiede è in agguato. Cosa fare per evitarlo? Con chi arrabbiarsi, se succede? Dipende ma molti fattori, ma anzitutto dal marciapiede. Dal «settore» della città che interessa quel pezzo di suolo. I luoghi considerati «sensibili» dal Comune sono certamente le scuole, gli ospedali, le fermate dei tram e le uscite della metropolitana. È qui che il Comune di Milano incarica subito l'Amsa di spargere sale e dispensare camion dotati di GPS (quindi sempre sotto stretto controllo dell'Assessorato alla sicurezza) perché gli accumuli di neve non superino i 5 centimetri e il suolo non ghiacci.
«Facciamo appello alla Provincia, perché si coordini con noi - spiega l'Assessorato alla sicurezza e coesione sociale - : dobbiamo evitare intasamenti anche nelle strade extraurbane». Pericoli per chi rimbalza fuori città tra casa e lavoro, insomma, anche in questi giorni di maltempo.
Ma l'operazione più inevitabile per tutti resta (indubbiamente) mettere piede fuori di casa. Chi pulisce qui, a un passo dal condominio? Non tutti sanno che il Regolamento comunale ha un articolo molto preciso al riguardo (l'art.36): «Durante e dopo le nevicate i residenti e i proprietari d'immobili devono tenere sgombro il marciapiede o, quando non esiste il marciapiede, uno spazio di metri 2 antistante l'immobile». Ma è l'articolo 26 del regolamento della Polizia urbana, a sancire 50 euro di multa per chi non fa il suo dovere intorno a casa. Naturalmente, spetta all'amministratore del condominio impartire la pulizia alle eventuali ditte o ai custodi di quella struttura.
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