È allarme morbillo a Milano. Nei primi cinque mesi dell'anno si sono registrati più casi che in tutto il 2018. L'Agenzia di tutela della salute meneghina conta 139 contagi, contro 115 dell'intero anno passato.
Il record negativo colpisce soprattutto la fascia dei 15-39 anni: il 70% dei 139 casi, infatti, sono giovani e adulti. Ma a preoccupare i medici sono soprattutto le fasce deboli, come neonati, anziani e immunodepressi; insomma, tutte quelle persone dal sistema immunitario fragile, impossibilitate a vaccinarsi.
I sintomi tipici del morbillo sono febbre, mal di gola, occhi infiammati e le caratteristiche macchie rosse. Per fare prevenzione, l'Ats sta coinvolgendo le società sportive, per intercettare i ventenni, i trentenni e i quarantenni ancora non protetti, con una campagna pro-vaccini.
Marino Faccini del dipartimento Prevenzione e malattie infettive dell'Ats milanese, ha così parlato al Corriere della Sera di Milano: "La vaccinazione contro il morbillo è arrivata in
Italia negli anni ’80, ma si è diffusa poi negli anni '90. Questo vuol dire che tanti giovani e adulti sono scoperti e tra di loro circola il virus. Il picco era atteso, anche se pensavamo che arrivasse più avanti".
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