Anche Battiato e Caputo entrano nel Famedio. E Sala celebra la Fracci

Corona per l'étoile, Tognoli e Formentini appena sepolti al Cimitero Monumentale

Anche Battiato e Caputo entrano nel Famedio. E Sala celebra la Fracci

Dal maestro della musica italiana Franco Battiato a quello del giornalismo milanese e del movimento liberale Livio Caputo, da oggi le mura del Famedio si arricchiscono dei nomi di ventiquattro nuovi «illustri». La tradizionale cerimonia del 2 novembre comincerà alle 11 con gli interventi del sindaco Beppe Sala e della presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi. Qualche minuto prima dell'inizio commemoreranno con la posa di corone gli ex sindaci Marco Formentini (leghista) e Carlo Tognoli (socialista) e l'provaétoile Carla Fracci, ai qual sono appena stati tributati gli onori della sepoltura nel Pantheon del Cimitero Monumentale.

Con Caputo entra al Famedio un pezzo del Giornale, era direttore ad interim quando si è spento lo scorso 17 giugno all'età di ottantasette anni e del quotidiano di via Negri è stato una firma storica, editorialista, inviato, vicedirettore. Esperto di esteri, è stato inviato a Bonn di Gente, del Resto del Carlino a Londra, de La Nazione ed Epoca a New York. Una vita per il giornalismo e la politica, è stato esponente di punta del movimento liberale, senatore di Forza Italia, sosttosegretario e anche consigliere comunale da 2001 al 2006. Tra i nuovi iscritti al Famedio ci sono il medico e fondatore di Emergency Gino Strada, scomparso lo scorso 13 agosto, la cantante Milva, l'imprenditore e manager Bruno Ermolli (il «superconsulente» di Silvio Berlusconi), l'attrice Lucia Bosè e Roberto Brivio, attore, cantante e cabarettista, lo storico artista dei «Gufi» scomparso lo scorso gennaio a 82 anni per colpa del Covid.

Il sindaco scoprirà i nomi di Rossana Rossanda, partigiana, giornalista, senatrice e dirigente del Pci, di Nedo Fiano (papà del senatore Emanuele), imprenditore, scrittore e testimone della tragedia dell'Olocausto, venne deportato ad Auschwitz con undici membri della famiglia e fu l'unico a fare ritorno dopo la Liberazione. Nell'elenco degli illustri la partigiana «Fiamma» Antonietta Romano Bramo e Lydia Buticchi Franceschi, staffetta partigiana e insegnante, madre di Roberto Franceschi, lo studente ucciso fuori dall'Università Bocconi il 23 gennaio 1973 da un proiettile sparato da un'arma in dotazione alla polizia durante uno scontro con studenti e lavoratori.

E ancora: la designer Paola Besana e la restauratrice Pinin Brambilla Barcilon, Roberto Calasso, scrittore ed editore di Adelphi, la scienziata Marina Camatini, l'editore di Electa e Skira Giorgio Fantoni e un altro grande editore, Livio Garzanti, lo storico Giorgio Galli, il poeta Franco Loi, il designer Enzo Mari e la critica d'arte Lea Vergine, il poeta Giancarlo Majorino, l'atleta Paola Pigni e Rodrigo Rodriquez, imprenditore e filantropo.

La cerimonia sarà trasmessa anche in diretta streaming a partire dalle ore 11 sul sito internet e sulla pagina Facebook del Comune di Milano.

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