Ancora rapine e aggressioni. Ma i "rinforzi" non si vedono

Non si sa più nulla degli agenti promessi dal governo. Ieri aggredita una modella e fermato un violentatore

Ancora rapine e aggressioni. Ma i "rinforzi" non si vedono

Dove sono gli uomini promessi dal ministro dell'Interno Luciana Lamorgese in visita a Milano due settimane fa? In città se lo chiedono in tanti. Non è il Far West ma l'escalation della microcriminalità sotto la Madonnina - con aggressioni a scopo di rapina, coltelli facili e fine settimana all'insegna di risse annaffiate di alcol a cui vanno aggiunte anche donne aggredite e molestate - impone una risposta celere. Nonostante infatti l'indice di delittuosità del 2021 in Italia, e anche a Milano, sia stato il più basso degli ultimi vent'anni, durante l'incontro in prefettura con la stampa seguito ai fatti di Capodanno in piazza Duomo, Lamorgese aveva specificato, riferendosi all'insicurezza percepita e alla necessità di aiutare soprattutto i più giovani, «non è però che non capiamo che tanti cittadini vivano questo sentimento».

Quindi il ministro aveva parlato di 255 agenti che sarebbero andati ad aumentare l'organico di polizia e carabinieri tra Milano e provincia, specificando che non si trattava «di spostamenti, ma di nuove unità, appena uscite dai concorsi». E aveva aggiunto: «La metà sarà disponibile da subito». Ma all'orizzonte i «rinforzi» ancora non si vedono.

Lunedì sera intanto - dopo un fine settimana che, con due risse e sei feriti nella zona della movida definire movimentato è senz'altro riduttivo - la polizia è intervenuta per arrestare in viale Monza un uomo di origine senegalese che, correndo per quattro chilometri sul marciapiede di viale Monza in direzione del centro, ha palpeggiato in maniera compulsiva almeno sei donne. Più o meno nel medesimo arco di tempo, tra le 19.30 e le 20.30, i vigili sono accorsi in via Tadino, in zona Porta Venezia, per bloccare un marocchino 35enne, senza documenti, che aveva assalito per strada una giovane modella senegalese. La top, che in questi giorni della fashion week sfila per Prada e Max Mara, era in centro con tre amici lunedì sera; il nordafricano, insieme a un complice che poi è riuscito a fuggire, l'ha strattonata e ferita al volto nel tentativo di strapparle il telefonino.

Ma non è finita qui. Un ragazzo di 22 anni e una ragazza di 14, egiziano lui e italiana lei, nella mattinata erano finiti in manette perché sospettati di essere i responsabili di due rapina avvenute tra il 18 e il 19 febbraio scorsi. A fermare i due è stata la polizia che verso le 8 è stata allertata da un 29enne italiano che aveva appena ricevuto sul cellulare delle notifiche dalla propria banca che segnalavano dei pagamenti in una struttura alberghiera di via Lulli, in zona Loreto. Arrivati sul posto, i poliziotti avevano identificato i due e, perquisendoli, oltre che con la carta del 29enne, li avevano trovati in possesso di due cellulari e due portafogli, .

Il resto del bottino è invece risultato essere di un 20enne e un 17enne, entrambi italiani, che avevano denunciato di essere stati rapinati il primo in corso Como, nella notte del 18 febbraio, e il secondo in via Farini, la sera successiva. I due hanno poi riconosciuto il 22enne e la 14enne come parte di un vero e proprio «branco» composto da 5-6 persone che avevano messo a segno i due blitz.

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