Abuso d'ufficio, turbata libertà degli incanti, frode in pubbliche forniture. Sono alcune delle accuse contestate a sette perone arrestate ieri dai carabinieri della compagnia di Desio, al termine di un'indagine della Procura di Monza. In manette sono finiti anche due funzionari e un tecnico dei comuni di Desio e Solaro.
Tutto nasce da due esposti presentati nel marzo dello scorso anno dall'amministrazione comunale di Desio, per fare chiarezza su alcune procedure dell'Ufficio Contratti del Comune ritenute sospette. E a distanza di poco più di un anno, quello che emerge è un sistema che vede coinvolti i funzionari e dipendenti comunali e che ha consentito l'aggiudicazione di più di una gara d'appalto in favore di alcuni imprenditori. L'attività investigativa, inoltre, ha consentito di confermare l'esistenza di legami diretti e indiretti - anche di natura familiare - tra alcuni degli indagati e qualche esponente della 'ndrangheta inserito nella «Locale» di Desio, e già colpito da un'ordinanza di custodia cautelare per associazione di tipo mafioso nell'ambito dell'ormai famosa operazione «Infinito» del luglio 2010. I funzionari pubblici finiti in manette sono Roberto Santambrogio, responsabile dell'area Appalti e contratti, e il responsabile tecnico Maurizio Manzotti, entrambi impiegati nell'ufficio Lavori pubblici del Comune di Desio, e Giovanni De Michele, omologo di Santambrogio al Comune di Solaro, quest'ultimo posto agli arresti domiciliari.
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