Asili, scontro sulla caparra «regalata» al Comune

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Asili, scontro sulla caparra «regalata» al Comune

L'iscrizione all'asilo nido per il mese di luglio andava fatta entro ieri. Ora c'è solo da tenere le dita incrociate che non capiti il fatidico inconveniente. Il Comune infatti trattiene la maggior parte dell'importo versato all'iscrizione, restituendo soltanto il 40 per cento. E non si tratta di qualche euro, bensì di biglietti a cento.

A segnalare il problema è stato Matteo Salvini, segretario lombardo della lega, che ha preso carta e penna e ha indirizzato una lettera al sindaco Pisapia e all'assessore alla scuola Francesco Cappelli. «Caro Giuliano e caro assessore - “informa” Salvini - Vi scrivo in merito a quanto mi hanno segnalato alcuni genitori sull'iscrizione al mese di luglio per gli asili nido del Comune». E spiega che «molti genitori lamentano la scadenza eccessivamente anticipata per questa iscrizione (29 aprile) e il fatto che, in caso di rinuncia alla frequenza per il sopraggiungere di un qualsiasi problema, il Comune restituisca alle famiglie solo il 40% dei 465 euro pagati». Il resto viene trattenuto dalle casse di Palazzo Marino.

Salvini prosegue la lettera facendo presente come «per bimbi di pochi mesi, o di uno o due anni, e per le loro famiglie, un inconveniente nell'arco di due mesi può pur sempre capitare, e la mancata restituzione di quasi 300 euro mi sembra una follia». Si tratta infatti di bambini dell'asilo nido, che si ammalano facilmente e per questo l'iscrizione fatta con troppi mesi di anticipo può restare solo un'ottima intenzione che per cause di forza maggiore non si riesce poi a concretizzare.

Il segretario lombardo della Lega non si limita a segnalare il problema, ma chiede anche al Comune di trovare una possibile soluzione. «In attesa di sapere se e come possiamo venire incontro a queste famiglie, soprattutto in un momento di crisi economica come questo, Vi ringrazio per l'attenzione». Firmato, onorevole Matteo Salvini.

Da Palazzo Marino hanno risposto spiegando che è allo studio un sistema per rimborsare l'intera cifra, ma solo per chi dimostrerà l'impossibilità alla frequenza per «motivi di salute». E spiegano che «come sempre il termine di aprile per le iscrizioni estive nei nidi comunali è dovuto ai tempi tecnici per il reperimento del personale da impiegare nel mese di luglio». Non solo.

«Il rimborso del 40% alle famiglie che rinunciano è una misura volta a scoraggiare iscrizioni “fasulle” che provocano un danno a servizi avviati che restano privi degli utenti che l'hanno prenotato - si legge nella nota del Comune - Negli ultimi anni tali rinunce si sono attestate intorno al 10% concentrato, peraltro, nelle fasce che ottengono la gratuità in virtù delle politiche di sostegno dell'Amministrazione comunale per i redditi più bassi. In ogni caso è allo studio la modalità di rimborso integrale per coloro che presenteranno la documentazione attestante motivi di salute».

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